Scopri i vantaggi legati alle nuove frontiere dell’investimento e come l’equity è uno strumento efficace per le aziende in crescita
MILANO. Per “equity”, in finanza, si intende l’acquisto di azioni sul mercato, da parte di investitori e aziende, per ottenere, in caso di crescita dei valori azionari, dividendi dal loro possesso e/o guadagni dalla loro rivendita. Si tratta di una forma di investimento perfetta per chi ha somme da investire in un progetto promettente e in fase di sviluppo. Il rischio può essere più o meno alto e per fare in modo di ripartirlo, gli investitori possono puntare su progetti diversi, dal lancio di un nuovo prodotto sul mercato alla quotazione in borsa di una società.
L’ investimento può essere effettuato da fondi di private equity legati ad aziende di grande e media dimensione, fondi di venture capital e investitori denominati angels, nel caso in cui i soggetti su cui si investe siano giovani start-up o realtà imprenditoriali già attive, ma ridotte come dimensioni.
Cosa è il Private Equity
Per scoprire che cos’è il private equity è bene comprenderne meccanismi e funzionamento.
I fondi di private equity sono connessi a operazioni di investimento riguardo alle quali i privati prendono in considerazione le diverse opportunità presenti sul mercato e decidono di acquistare le quote societarie in un arco di tempo pari a cinque anni. In seguito si apre la fase di disinvestimento durante la quale le aziende in portafoglio vengono valorizzate e liquidate.
Di solito i fondi di private equity concorrono a individuare le opportunità aziendali a cui destinare i capitali ricevuti da parte di investitori istituzionali o meno, attraverso le figure di gestori e comitati di investimento.
Basta pensare a ricchi investitori, società di assicurazioni, banchieri e fondi pensionistici che si assumono il rischio e rispondono in proporzione ai capitali investiti nell’operazione.
Il fondo di private equity è interessato a entrare nel capitale della società target per accrescerne il valore e ottenere, al momento del disinvestimento, un capital gain.
Ciò che spinge il fondo di private equity a procedere all’investimento è la potenzialità di sviluppo dell’azienda sia se interna all’azienda stessa sia se indiretta e legata a eventuali acquisizioni o fusioni con altre società del settore.
Differenze tra equity e finanziamenti tradizionali
L’equity è uno strumento di finanziamento estremamente valido e interessante che si impone come autentica alternativa a quella del tradizionale finanziamento bancario e rappresenta un’ottima soluzione per le imprese, soprattutto PMI.
Le principali differenze con i finanziamenti “tradizionali”
Le principali fonti di finanziamento tradizionali per le PMI sono le linee di credito, i prestiti bancari e le locazioni finanziarie.
Le linee di credito sono somme di denaro rese disponibili a un privato o a un’azienda da parte di istituto bancario o una finanziaria. La somma concessa in prestito dev’essere rimborsata secondo modalità, tempistiche e tassi di interessi prefissati sul contratto.
I prestiti bancari possono essere anticipazioni di credito, o prestiti personali o finalizzati, come i mutui.
Le locazioni finanziarie consistono nella concessione di utilizzo di un bene per un periodo prefissato dietro il pagamento di un canone periodico. Il cliente che si avvale del leasing si assume i rischi inerenti il prodotto e, allo scadere del contratto può scegliere se acquistare il bene a un prezzo predeterminato o prorogarne l’utilizzo a condizioni economiche stabilite in partenza.
A differenza di queste soluzioni classiche l’equity consente alle aziende di accedere a più possibilità di credito. Con l’ingresso di un partner industriale ogni impresa può accelerare il proprio sviluppo per competere sui mercati internazionali. In questo modo è possibile verificare in il proprio business plan e definire una governance corretta e pianificare al meglio la crescita aziendale, senza doverne cedere la maggioranza della proprietà.