SIENA. Il Partito Socialista senese esprime solidarietà ai cittadini ed alle imprese colpiti dall’alluvione. L’eccezionale massa d’acqua si è aggiunta alla totale mancanza di prevenzione degli organi preposti.
Dobbiamo infatti ricordare che solo due anni fa vi fu un analogo e drammatico problema a Buonconvento, e nelle campagne della Valdarbia. Mentre in questi giorni sono stati colpiti anche i territori di Murlo, Monteroni e Asciano.
Come riportato dalla stampa di questa mattina, la Regione Toscana aveva stanziato fondi straordinari per alcuni milioni, ma nessuno sembra essere stato utilizzato per opere necessarie alla prevenzione. Forse sono stati utilizzati per altre necessità di bilancio?? Mentre il solo finanziamento messo in cantiere pare sia stato aggiudicato lo scorso febbraio, senza peraltro essere ancora cantierato. E meno male che sono considerate opere urgenti!
Per avere maggiori informazioni al riguardo a tutela dei cittadini e delle imprese chiediamo quindi un incontro urgente con il presidente della Provincia di Siena, perché non possiamo accettare di essere considerati corresponsabili di questo stato di cose. Al presidente Fabrizio Nepi chiederemo di sapere se siano state poste in essere tutte quelle iniziative finalizzate ad una messa in sicurezza del territorio.
Il fenomeno atmosferico subìto in questi giorni, infatti, non è la bomba atomica, da cui non ci potremmo difendere, ma un’enorme quantità di acqua che, per quanto sia di dimensioni elevate, sempre acqua è. Quindi anche prevenibile.
Non tornano nemmeno i dati ufficiali forniti che parlano di circa 225 mm di pioggia in poche ore, che sembrerebbe spiegare molto, ma in realtà non spiega nulla. Tecnicamente non è un dato particolarmente rilevante, ma solo un’indicazione, perché tutto dipende dalla capacità di assorbimento e smaltimento dell’acqua da parte del territorio.
E dopo il disastro di Buonconvento del 2013 dovevano essere immediatamente attivate tutte le possibili soluzioni, con decisi interventi, tipo scolmatori, casse di espansione, laghetti nelle tenute agricole. Si sarebbe sicuramente ridotto l’impatto di un qualunque altro evento calamitoso che invece si è riproposto nei giorni scorsi.
Le domande che porremo ai nostri interlocutori, qualora accettino l’incontro, saranno quelle di sapere cosa intendano fare e quali risorse utilizzare. Senza demagogia, ma con la consapevolezza che non si gioca più sulla pelle e sulle cose dei cittadini e delle imprese.
Se poi venissero fuori colpevoli ritardi, saremo i primi a denunciarli con la richiesta di dimissioni e azioni risarcitorie. Senza sconti, perché non accettiamo le lacrime di coccodrillo di amministratori e burocrati.
Giorgio del Ciondolo – segretario Federazione Provinciale PSI di Siena