SIENA. Dalla segreteria del Psi della Federazione di Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Il PSI ritiene che i Partiti si occupino della grave situazione determinatasi con l’avvento del “coronavirus”, è in questi momenti di grave crisi sanitaria che occorre una politica attiva che sappia raccogliere i disagi dei cittadini e li possa indirizzare per il presente e rassicurare per il futuro. È proprio la Politica la grande assente di questo momento storico, uomini soli al comando affiancati da burocrati che lasciano al palo i tanti eletti dai cittadini. Questo per noi è un serio problema, la politica deve riappropriarsi del suo ruolo, deve essere determinate nelle scelte e deve essere ascoltata.
Il problema impellente è quello della sicurezza sanitaria nei contatti umani. Per questo la scienza medica deve indirizzare le scelte da attuare, distanziamento adeguato nei vari momenti dell’attività umana, che va ripresa appena possibile e auspicabilmente prima possibile. L’uso delle mascherine obbligatorio dovrebbe presupporre il favorirne la reperibilità, possibilmente gratuita o comunque esente da IVA o al massimo ad aliquota ridotta al 4%, il Governo per calmierare i prezzi dovrebbe fissare un tetto massimo di ricarico/guadagno.
Le Amministrazioni Comunali dovrebbero convocare le Associazioni di categoria ed i Sindacati dei lavoratori insieme alle Autorità Sanitarie per definire protocolli di sicurezza e garanzia per favorire la riapertura delle attività, in linea con i futuri provvedimenti governativi in merito.
Sarebbe auspicabile che ogni Amministrazione indirizzasse il proprio Comune a devolvere risorse, anche simboliche, per la ricerca scientifica contro il Covid-19 e implementare le risorse di Bilancio per aiutare i “nuovi bisognosi” che nell’immediato provocherà la crisi economica.
Queste le azioni che il PSI invita a fare ai Sindaci ed ai Comuni in una visione laica e Repubblicana delle Istituzioni. Invece, purtroppo per adesso, abbiamo assistito a partecipazioni non in linea con la laicità costituzione delle Istituzioni della Repubblica. Il Psi crede fermamente nel processo scientifico e si basa su valori che esulano da pratiche rituali di dubbio valore.
Il PSI invita a guardare al futuro con ottimismo sapendo che il primo anno, il 2021, sarà duro e sarà nostro compito essere al fianco dei tanti cittadini che si troveranno smarriti di fronte ad una crisi economica senza dal dopoguerra ad oggi.
Avanti cittadini, imprese e lavoratori che prima c’è la ripartenza e prima usciremo dalla crisi determinata dal coronavirus”.