I Socialisti esprimono totale insoddisfazione per l

SIENA. In merito alle ultime tristi vicende che hanno nuovamente messo alla pubblica berlina ed esposto alle campagne denigratorie dei mezzi d’informazione la nostra plurisecolare Banca, i Socialisti Senesi esprimono totale insoddisfazione per l’attuale gestione del Monte dei Paschi di Siena, essendo ormai palese l’incapacità dei vertici a proiettare la Banca verso orizzonti di sviluppo e di ripresa.
Non è possibile che appena dopo aver fatto un aumento di capitale di 5 miliardi di euro (annunciato solo qualche mese fa di 3 mild), a distanza di poche settimane l’esito degli stress-test costringa di nuovo il Monte dei Paschi ad un ulteriore aumento di capitale di almeno 2,1 miliardi di euro. È evidente la miopia di chi agisce non riuscendo ad anticipare gli eventi.
In merito alla decisione appena presa dal cda della Banca : aumento di capitale di 2,5 mild e vendita di partecipazioni e di asset per 220 milioni; riteniamo la decisione tardiva perchè negli ultimissimi tempi ha fatto perdere un consistente valore al titolo, e riteniamo che edesso non sia il momento migliore per la dismissione di partecipazioni (anche se “non core”) e di asset rischiando di non vendere ma di svendere.
Ci domandiamo quale sia stata l’urgenza di rimborsare anticipatamente i Monti bond senza attendere il risultato degli stress-test. Ce lo chiediamo perchè non l’abbiamo capito e non crediamo che l’urgenza sia tale da dover “svendere” partecipazioni e asset della Banca.
I Socialisti Senesi ritengono, invece, che si debba puntare sull’efficientamento della “rete” di vendita della Banca, valorizzando al massimo la professionalità del personale, da sempre vero punto di forza del Monte dei Paschi, e sul quale l’attuale management si è accanito “bastonandolo”, impaurendolo e demotivandolo.
Si rende quindi necessaria una decisa inversione di tendenza, oltre ad un rapido cambio di management, in gran parte “importato” dall’esterno sulla base di storie professionali spesso lontane dai ruoli chiamati a ricoprire in MPS, ed occorre che la Direzione assuma decisioni che tengano presenti la sensibilità e la quotidiana esperienza della rete, individuando una efficace politica commerciale e ricreando quella spinta allo sviluppo ed all’impegno da sempre caratterizzanti gli uomini e le donne del Monte.
Va recuperato quel modo sano e saggio di amministrare che ha contraddistinto nei secoli il nostro Istituto, sconfiggendo una volta per tutte le speculazioni partitiche ed i malsani appetiti che in pochi anni hanno ridotto il Monte dei Paschi di Siena da fiore all’occhiello del sistema bancario italiano ed europeo a oggetto di dileggio e di scherno.
Soltanto con un veemente sforzo comune potremo riuscire a tirar fuori dalla palude il MPS, assicurando all’Istituto e anche al nostro territorio un futuro di concreto sviluppo.
Ci dobbiamo chiedere però : chi ha presentato a Siena gli attuali vertici del Monte? Chi ha garantito per loro? Nessuno ne rende conto a questa città? Quali sono i prossimi passi? Noi Socialisti siamo pronti per discuterne, collaborando con proposte che tengono presente il contributo di esperienza e di saggezza del passato insieme ad una spinta di ritrovato orgoglio e di giovanile entusiasmo, ricercando strategie e capacità adeguate per il superamento dell’attuale momento critico.
Aldo Pannini – Segretario del Comitato Comunale PSI di Siena