Il presidente di Mps chiede però che ora si operi in tempi rapidi
POGGIBONSI. Si è svolto ieri (14 marzo) l’incontro organizzato dai Lions sul tema “Banche e imprese alla sfida della crisi”. Alla serata erano presenti Alessandro Profumo, presidente del Monte dei Paschi, e Marina Brogi, economista de La Sapienza di Roma.
Profumo ha tenuto banco con una serie di dichiarazioni. Ad esempio, sui prestiti bancari ha spiegato che “le banche hanno prestato troppo e non troppo poco. In Toscana ad esempio i prestiti sono l’1,2 in rapporto ai depositi” dei soggetti a cui sono destinati i prestiti stessi. “E’ una situazione strutturale insostenibile, va modificata in modo virtuoso”.
Il rinvio dell’aumento di capitale di Mps è stata una scommessa “andata bene”. “Avevo detto che abbandonavamo il certo per l’incerto, questa è una banca che ha fatto molte scommesse e molte ne ha perse. E’ stata fatta una scommessa che è andata bene e oggi il mercato è migliore che a dicembre. Per una volta è andata bene. Il consorzio si è riconfermato e tra metà maggio e giugno faremo l’aumento di capitale che è molto importante, perché una volta rimborsato lo strumento pubblico torneremo a essere una banca normale e ad avere meno oneri finanziari”.
Profumo ha ammesso che “Mps continua ad avere dei risultati in perdita ma ci sono alcuni elementi importanti: il lavoro che il management ha fatto è stato molto importante e molto buono. I nostri risultati nel 2013 sono migliori sia sui ricavi che sui costi rispetto al piano approvato dalla Commissioni europea. Abbiamo chiuso Santorini ottenendo un risultato estremamente positivo, in previsione degli stress test non averlo è molto importante. Abbiamo fatto una serie di cose importanti”. Ma “prevedere ricavi in grande crescita per il sistema bancario italiano, e quindi anche per Mps, è una cosa molto ardita, quindi dobbiamo incidere sui costi e lo abbiamo fatto senza licenziamenti che è una cosa molto importante”.
La Fondazione, ha puntualizzato Profumo, sta lavorando “sull’ipotesi di cessione, noi lavoriamo all’interno della banca. Ognuno fa la sua parte, loro sono i nostri azionisti principali, non unici, per cui abbiamo grande rispetto, ci sono diversità oggettive di interessi, ma è fondamentale che in tempi rapidi diano un senso di prospettiva alla banca facendoci capire qual è la la nostra base azionaria. Non sappiamo cosa stia succedendo, con l’aumento di capitale ci sarà un cambiamento dell’assetto azionario ed è fondamentale che la banca sappia chi saranno i suoi futuri azionisti. L’auspicio è che Mps rimanga una banca autonoma, indipendente e basata a Siena, questo può accadere se si dà stabilità e prospettiva al management. Se Fabrizio Viola e la sua squadra non sono stabili nel tempo la probabilità di avere Mps autonoma e senese può essere diversa. L’incertezza diventa complessa da gestire, dobbiamo sapere in fretta con chi parlare di queste cose”.
(Foto Corrado De Serio)
Profumo ha tenuto banco con una serie di dichiarazioni. Ad esempio, sui prestiti bancari ha spiegato che “le banche hanno prestato troppo e non troppo poco. In Toscana ad esempio i prestiti sono l’1,2 in rapporto ai depositi” dei soggetti a cui sono destinati i prestiti stessi. “E’ una situazione strutturale insostenibile, va modificata in modo virtuoso”.
Il rinvio dell’aumento di capitale di Mps è stata una scommessa “andata bene”. “Avevo detto che abbandonavamo il certo per l’incerto, questa è una banca che ha fatto molte scommesse e molte ne ha perse. E’ stata fatta una scommessa che è andata bene e oggi il mercato è migliore che a dicembre. Per una volta è andata bene. Il consorzio si è riconfermato e tra metà maggio e giugno faremo l’aumento di capitale che è molto importante, perché una volta rimborsato lo strumento pubblico torneremo a essere una banca normale e ad avere meno oneri finanziari”.
Profumo ha ammesso che “Mps continua ad avere dei risultati in perdita ma ci sono alcuni elementi importanti: il lavoro che il management ha fatto è stato molto importante e molto buono. I nostri risultati nel 2013 sono migliori sia sui ricavi che sui costi rispetto al piano approvato dalla Commissioni europea. Abbiamo chiuso Santorini ottenendo un risultato estremamente positivo, in previsione degli stress test non averlo è molto importante. Abbiamo fatto una serie di cose importanti”. Ma “prevedere ricavi in grande crescita per il sistema bancario italiano, e quindi anche per Mps, è una cosa molto ardita, quindi dobbiamo incidere sui costi e lo abbiamo fatto senza licenziamenti che è una cosa molto importante”.
La Fondazione, ha puntualizzato Profumo, sta lavorando “sull’ipotesi di cessione, noi lavoriamo all’interno della banca. Ognuno fa la sua parte, loro sono i nostri azionisti principali, non unici, per cui abbiamo grande rispetto, ci sono diversità oggettive di interessi, ma è fondamentale che in tempi rapidi diano un senso di prospettiva alla banca facendoci capire qual è la la nostra base azionaria. Non sappiamo cosa stia succedendo, con l’aumento di capitale ci sarà un cambiamento dell’assetto azionario ed è fondamentale che la banca sappia chi saranno i suoi futuri azionisti. L’auspicio è che Mps rimanga una banca autonoma, indipendente e basata a Siena, questo può accadere se si dà stabilità e prospettiva al management. Se Fabrizio Viola e la sua squadra non sono stabili nel tempo la probabilità di avere Mps autonoma e senese può essere diversa. L’incertezza diventa complessa da gestire, dobbiamo sapere in fretta con chi parlare di queste cose”.
(Foto Corrado De Serio)