Il presidente di Mps parla a La 7
L’esordio è sul cda di domani pomeriggio alle 14,30. che verterà soprattutto sui derivati: “Domani sera avremo totale chiarezza – ha detto Profumo -, avremo i numeri definitivi. Tengo a precisare che non stiamo parlando di un buco, ci sono operazioni che hanno spalmato una perdita nel tempo. Il fatto che noi domani decideremo di rivedere il bilancio, significa che metteremo quella perdita nei bilanci immediatamente e poi nel tempo recupereremo quella somma”. Incalzato da Gruber che gli chiedeva l’ammontare delle perdite, il presidente di Mps ha evitato di dare cifre. Ha anche commentato che “Se lo spread risale allora il fabbisogno’’ di Mps “aumenta e quindi la capacità di rimborso si riduce’’. “Il momento della verità è il 2013 con l’auspicio che si passi dalla fase della straordinarietà all’ordinarietà”.
L’ipotesi dell’intervento di un investitore è stata per il momento allontanato da Profumo: “Non stiamo cercando un investitore. In questa situazione di incertezza è impossibile avere un investitore”. Sia per la situazione internazionale che per quella specifica della banca. Ma “arriverà entro il 2015″, ha auspicato. L’aumento capitale ”si farà prima del 2015 e siamo convinti che col lavoro che stiamo facendo, con la chiarezza che stiamo facendo sui bilanci, pensiamo che riusciremo a trovare un investitore”. Non sembra molto soddisfatto della ventilata ipotesi che possa essere la Deutsche bank, “ma la preferenza sarebbe un investitore finanziario”.
Tasto Antonveneta. “Certamente Antonvenerta è stata pagata troppo, l’avevano offerta anche a noi”, dice Profumo riferendosi ad Unicredit, ma non era stato considerato congruo il prezzo richiesto. Secondo il presidente di Mps non ci sono state tangenti dell’operazione: “Penso di no. La magistratura sta indagando. Ma se questo dovessere essere risaneremo il bilancio di Mps perché andremmo da chi l’ha pagate e ci faremo ridare i soldi”. La Banca d’Italia non avrebbe potuto scoprire le operazioni di finanza strutturata di Mps perché “alcuni elementi non sono stati dati” agli ispettori ma sono stati celati dall’ex dirigenza della banca senese. Un giudizio sul suo predecessore, Giuseppe Mussari? “Certamente non positivo”, ha risposto. E sulla conferma all’Abi: “Abbiamo fatto un errore, di errori se ne commettono tanti”.
”Il 99,99% sono persone per bene che per la propria banca ci mettono l’anima – ha sottolineato Profumo, parlando dei dipendenti della banca -. In qualsiasi mestiere ci sono persone che fanno errori o che non sono per bene. Ma non bisogna generalizzare. Sono stati fatti errori evidenti ma non dalle 31.000 persone che ci lavorano”.
Profumo conferma il “repulisti” iniziato con l’arrivo ad aprile dello scorso anno ed effettuato in collaborazione con l’ad Viola e sulla questione della politica dichiara: “Fino a quando terminerà il mio mandato, nel 2015, la politica in banca non entrera”, pur ammettendo le proprie idee, “che sono ben note”.
(Foto di Corrado De Serio)