Assoluta indipendenza degli amministratori nella direzione della banca
di Red – foto di Corrado De Serio
SIENA. Alessandro Profumo ha rilasciato una intervista a Il Giornale in cui ha commentato gli ultimi avvenimenti cittadini culminati con le dimissioni del sindaco di Siena e la seconda bocciatura del bilancio consuntivo: “La crisi politica cittadina ci può creare problemi nella misura in cui la Fondazione, di cui siamo interlocutori in quanto nostro azionista, perdesse un punto di riferimento. Mi auguro che così non sia, ma dovremo tenerne conto. Dopodiché l’AD Viola e io ci prenderemo tutti i gradi di libertà necessari per gestire questa banca. Ai sindacati lo abbiamo detto subito. In questa chiave abbiamo fatto già un primo ricambio di manager. Quello che dobbiamo fare è molto chiaro e non ci sono pressioni di alcun tipo che possono farci cambiare linea. Il mio ruolo deve essere proprio quello di rendere immune la banca dalle influenze esterne, della politica o di altro, che possono solo fare male. Mentre all’interno devo garantire di essere un Cda permanente, in modo che il Ceo non venga sopraffatto dal senso di solitudine, che ben conosco, tipico di quel ruolo”.
Per Profumo il primo obiettivo sarà quello di portare a casa, con cessioni e efficienze, il gap di capitale (3,2 miliardi di euro) che manca secondo le regole dell’Eba: “Lo proveremo a fare in modo da evitare ad ogni costo un aumento di capitale, che sarebbe pesante per tutti gli azionisti, non solo per la Fondazione costretta a diluirsi. Detto questo, se resterà un gap da colmare, lo colmeremo”. Per concludere: “Vorrei alla fine poter dire che mi sarebbe piaciuto avere un presidente come me”, sottolinea aggiungendo “la politica non entra nelle decisioni della banca. Non e’ mai successo a Unicredit dove ho detto più no a governi di centrosinistra che di centrodestra, né succederà adesso”. La rivendicazione di totale autonomia dal potere politico che lo ha espresso è inequivocabile, si tratta di capire se la politica vuole rimanere fuori dalle stanze del Monte. E per politica ci riferiamo a quella locale. Il dimissionario Ceccuzzi non avrà alcuna recriminazione da fare, vista la posizione. Si attendono repliche o conferme dal presidente della Provincia e da quello della Fondazione MPS, che problemi di legittimità non ne hanno. Non riteniamo, dalle dichiarazioni di Profumo, che intendesse parlare della politica salottiera romana… le primarie nel Pd, come gli ha ricordato il giornalista del quotidiano milanese, le ha fatte lui, non un altro.