ROMA. Il senatore della Lega Nord, Giacomo Stucchi, ha presentato al ministro dell’Interno un’interrogazione a risposta scritta sui profughi a San Giovanni d’Asso “per sapere, premesso che:
San Giovanni d’Asso è il più piccolo comune della Provincia di Siena, considerando la popolazione, con i suoi circa 882 abitanti;
San Giovanni d’Asso ha mantenuto saldamente una forte identità rurale e l’economia del paese si basa su un turismo di qualità, grazie agli ingenti investimenti effettuati negli anni dalle varie strutture ricettive;
nel Centro storico vivono circa 300 persone e gli abitanti dell’intero comune, comprendendo anche la frazione di Montisi, hanno un’età media di 50 anni;
nella “Procedura di gara per accoglienza migranti del 19 marzo 2015” della Prefettura di Siena è stata inserita nella graduatoria provvisoria la società FIN.BO – S.R.L., “che ha offerto n. 35 posti nel Comune di San Giovanni d’Asso ad un prezzo di Euro 35,00 pro-capite/pro-die, oltre IVA se dovuta”, come si legge nel verbale di approvazione definitiva gara del 19 marzo 2015;
la FIN.BO – S.R.L. ha sede legale a Fiorano Modenese, in provincia di Modena, ed è quindi una realtà del tutto avulsa dal territorio comunale in questione;
in un comunicato datato 21 aprile 2015, emesso dalla Prefettura di Siena, si precisa che “E’ in corso di verifica il centro da aprire in San Giovanni d’Asso”;
tale accoglienza dovrebbe avvenire nella struttura alberghiera “L’Abbeveratoio”, situata a San Giovanni d’Asso in strada provinciale Traversa dei Monti 14;
la zona in questione, per l’eccellenza del tartufo bianco delle Crete senesi, viene presentata come esempio e vanto della sensibilità ecologica, del rispetto del paesaggio e della natura, generando un notevole indotto turistico;
la struttura alberghiera “L’Abbeveratoio” risulta dotata di soli 28 posti letto a fronte dei 35 richiesti nel bando della Prefettura, come emerge anche dalla dichiarazione del Sindaco di San Giovanni d’Asso, Fabio Braconi, rilasciata a “La Nazione”, cronaca di Siena, il giorno 25 aprile 2015;
la collaborazione nella gestione dell’accoglienza profughi con l’Associazione di Misericordia di Torrenieri (Montalcino), che avrebbe dovuto assicurare alcuni servizi essenziali, non è in essere;
a tal proposito la proprietà ha dichiarato sulle pagine del quotidiano “La Nazione”, cronaca di Siena, del 29 aprile 2015 “Io devo proporre una struttura corrispondente a dei requisiti; alla sua gestione poi penserà l’associazione di volontariato individuata dalla Prefettura. A suo tempo, in fase di gara, ho contattato un’associazione (Misericordia di Torrenieri) che poteva essere interessata e che ha presentato una lettera d’intenti. Però non è andata bene, nel senso che non aveva personale né risorse adeguate. Ad oggi so che la Prefettura ha contatti con altre tre realtà, anche della provincia, fra cui sceglierà”;
non risultano altresì definiti i progetti di inserimento, di sicurezza sociale e sanitaria dei futuri “ospiti”;
a San Giovanni d’Asso vi sono circa 700 posti letto tra strutture agrituristiche, hotel, B&B e residenze storiche;
sono state raccolte circa 280 firme, sotto forma di petizione pubblica, per chiedere al Sindaco chiarimenti sulla notizia dell’imminente arrivo di profughi nella struttura alberghiera delle Crete senesi;
il 24 aprile 2015 si è svolto un incontro pubblico tra il Sindaco e i cittadini;
il sindaco ha dichiarato di essere venuto a sapere dell’arrivo dei presunti profughi in data 15 aprile, quando è stato convocato in Prefettura a Siena, per essere informato che una struttura situata nel territorio comunale ha partecipato al bando per l’accoglienza degli stranieri;
solamente in data 23 aprile il primo cittadino avrebbe ottenuto un informativa, solo verbale, della scelta fatta sulla struttura;
da visura ordinaria della società FIN.BO – S.R.L. risulta per l’anno 2014 un valore medio del numero degli addetti dell’impresa di sole due unità, delle quali una sola nel Comune di San Giovanni d’Asso;
nello specifico gli addetti nel Comune di San Giovanni d’Asso risultano distribuiti come segue: un solo dipendente nel primo trimestre 2014, nessun dipendente nei successivi tre trimestri del 2014;
in un’intervista rilasciata in data 29 aprile 2014 a “La Nazione”, cronaca di Siena, il Sig. Sergio Borelli, proprietario della struttura ricettiva ed imprenditore di Modena, ha dichiarato “San Giovanni d’Asso è un bellissimo borgo, ma a parte due mesi l’anno (tartufo e bella stagione) il turismo qui è fermo. Da imprenditore non potevo non considerare che i costi non sono coperti dal flusso dei clienti. Questa struttura è sottoutilizzata. Del resto o faccio in modo di attrarre ospiti, mi promuovo o chiudo. Non sono qui a fare beneficenza”;
in un periodo di crisi economica come quello attuale la via tracciata dalla proprietà dell’hotel “L’Abbeveratoio” potrebbe fare da esempio ed essere seguita anche da altre strutture turistico – ricettive del territorio;
tutto ciò viene a verificarsi alle porte di una stagione turistica, dalla quale dipende la quasi totalità dell’economia del territorio;
esiste una sproporzione fra il numero degli immigrati di cui si prospetta l’accoglienza e le piccole dimensioni del borgo con pochissimi abitanti;
se non intenda, a fronte dei dati sopra evidenziati e delle particolari circostanze demografiche descritte in premessa, intervenire per evitare che il piccolo borgo di San Giovanni d’Asso, sia costretto ad ospitare immigrati in numero cospicuo, generando realisticamente problematiche di convivenza quotidiana e concreti rischi per l’economia complessiva del luogo”.