"Ceccuzzi ha tentato di tenere il piede in due staffe"
«Altro punto da notare – sottolinea Giusti – è l’atteggiamento di Ceccuzzi che ha cercato di tenere il classico “piede in due staffe”, schierandosi ufficialmente con Bersani, ma non mancando di presenziare alla chiusura della campagna renziana al Palazzetto e di schierare con Renzi alcuni dei propri fedelissimi, corresponsabili nella dissennata gestione politica operata dal gruppo dirigente diessino senese negli ultimi anni.
Un minimo senso di responsabilità avrebbe indotto chiunque a farsi da parte, ma l’arroganza della classe dirigente degli ex comunisti senesi non ha limite. Siamo comunque convinti che i senesi avranno la capacità di trarre le proprie conseguenze, anche e soprattutto alle prossime elezioni comunali, bocciando il ritorno alla guida della città di Ceccuzzi e della classe dirigente che lo sostiene. Siena, se vuole il cambiamento e la discontinuità, non ha certo bisogno di queste persone».
Infine, l’esponente del Carroccio, alla luce del risultato senese e toscano, invita «tutti gli esponenti del Pd toscano sostenitori di Bersani ad un bell’esame di coscienza, a partire dalle stesso ex sindaco, al Presidente Rossi fino all’onorevole Rosy Bindi che si è vista sconfitta a Sinalunga».