Nepi (PD) a sostegno della candidatura di Ceccuzzi
Il periodo commissariale vissuto dal Comune di Siena si avvia infatti alla fine e, fra qualche mese la scelta tornerà agli elettori. Chiunque vinca avrà un compito difficilissimo: governare Siena senza le risorse della Fondazione Mps, lavorare affinché la città non perda quelli che, per tanto tempo, sono stati i suoi punti di forza (la banca, l’università, il policlinico, le bellezze architettoniche e artistiche, il tessuto commerciale, le imprese impegnate nella ricerca scientifica, la solidarietà sociale), progettare un nuovo modello di vita e una nuova prospettiva di sviluppo basata su cultura, ambiente e innovazione.
Per ora l’unica candidatura è quella di Franco Ceccuzzi; candidatura che mi sento di appoggiare perché la ritengo politicamente giusta. Credo che anche il percorso intrapreso da Franco nei mesi scorsi sia stato quello giusto; mi preme ricordare due atti fondamentali di Ceccuzzi sindaco: l’aver reso, per la prima volta, il bilancio comunale autonomo dai contributi della Fondazione Mps e il forte rinnovamento operato nelle nomine che competono all’amministrazione comunale. Ciò che è stato iniziato deve essere proseguito, e l’unica persona che può farlo è Franco stesso; il rinnovamento deve continuare e deve riguardare metodi, contenuti e persone.
Ma c’è un altro aspetto che voglio sottolineare. Nel candidarsi, Ceccuzzi si è sospeso da tutti gli incarichi nel suo partito, mettendosi in aspettativa; del resto aveva già dato dimostrazione di correttezza dimettendosi da parlamentare quando aveva deciso di candidarsi a sindaco di Siena. Cose da poco? A me non sembra con i tempi che corrono.
Le primarie di gennaio saranno un bel momento di esercizio della democrazia: non so quanti senesi condividano quanto da me espresso, ma spero che siano in tanti e che lo dimostrino con la partecipazione.