Busini esprime il disappunto per la mancata valutazione delle istanze delle categorie
SIENA. Marco Busini, in qualità di vicepresidente della Delegazione di Siena di Confindustria Toscana Sud, si fa portavoce degli industriali senesi esprimendo disappunto in merito alle logiche che hanno accompagnato le nomine della nuova Presidenza di Fises (Finanziaria Senese di Sviluppo), società per azioni che svolge attività di Partner d’Impresa con lo scopo di accompagnare la crescita e lo sviluppo dell’economia senese, fornendo supporto finanziario alle piccole e medie imprese ed offrendo copertura finanziaria a piani di investimento e programmi di sviluppo e di crescita.
Afferma Busini “Noi come Confindustria esprimiamo enorme disappunto per le logiche di stretta visione che hanno accompagnando il cambio di presidenza della Fises. Riteniamo che, come nel caso delle nomine della deputazione amministratrice della Fondazione, non si sia tenuto conto del valore dell’industria e della nostra Associazione che da sempre si impegna per lo sviluppo del territorio. Industria vuol dire prima di tutto produzione manifatturiera ma anche attività farmaceutica, vinicola, agroalimentare e turismo. Non ci siamo lasciati alle spalle la crisi economica, pertanto avere a disposizione una finanziaria territoriale come la Fises può significare molto per il benessere della nostra economia, ma non con il cambio di governance che si è profilato. Ancora una volta riscontriamo la totale assenza di condivisione con chi come Confindustria rappresenta moltissime imprese del territorio in settori strategici e capaci di portare, insieme agli altri, vero valore all’economia – conclude Busini -, nuovamente ci troviamo costretti a criticare chi in un periodo delicato quale quello elettorale senese, non tiene conto delle legittime istanze di tutte le categorie economiche e usa il proprio ruolo per altri scopi”.