ROMA. Il ritiro dell'attuale presidente dell'Abi dalla "corsa" a due lascia strada libera a Giuseppe Mussari, presidente di Banca Mps. Mussari potrebbe ricevere l'investitura di fatto dai "saggi" in occasione della riunione prevista per giovedì prossimo e venire designato ufficialmente con l'esecutivo del 23 giugno.
La decisione di Faissola è successiva ad un incontro riservato con il presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, che dopo alcune incertezze ha virato decisamente sull'avvocato calabrese. Bazoli avrebbe ribadito a Faissola l'intenzione delle principali banche italiane di dare il loro appoggio al presidente di B.Mps, inducendolo cosi' a ritirare la candidatura.
"Valutata la situazione che si e' venuta a creare, intendo dare il mio contributo al raggiungimento della piu' larga convergenza: ritengo quindi mio dovere istituzionale non confermare la mia iniziale disponibilita'", ha scritto Faissola in una lettera inviata al coordinatore del comitato dei saggi, Alessandro Azzi.
"Sono fiducioso che questa mia decisione porti ad una rapida definizione di una candidatura che raccolga il massimo dei consensi", continua Faissola, che spiega di aver "accettato di dare la mia disponibilità per la presidenza dell'Abi, accogliendo in tal senso la richiesta formulata dai rappresentanti delle banche popolari e da numerosi altri colleghi, riservandomi di prendere una decisione definitiva al verificarsi di una precisa condizione: il raggiungimento di una soluzione unitaria o comunque largamente condivisa".
Mussari avrebbe assunto l'impegno che dopo sesanta giorni dalla nomina potranno essere emanate le modifiche statutarie che consentiranno l'alternanza alla presidenza dell'Abi fra grandi e piccole banche. "Mussari – ha detto ieri una fonte ben informata – ha promesso che porterà a termine in 60 giorni le modifiche statutarie che consentiranno l'alternanza alla guida dell'Abi»"
In pratica l'attua presidente di Banca Mps farebbe due mandati in qualità di presidente dell'Associazione, per complessivi 4 anni, poi, la guida passererebbe ad un banchiere espresso dagli istituti più piccoli.
La decisione di Faissola è successiva ad un incontro riservato con il presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, che dopo alcune incertezze ha virato decisamente sull'avvocato calabrese. Bazoli avrebbe ribadito a Faissola l'intenzione delle principali banche italiane di dare il loro appoggio al presidente di B.Mps, inducendolo cosi' a ritirare la candidatura.
"Valutata la situazione che si e' venuta a creare, intendo dare il mio contributo al raggiungimento della piu' larga convergenza: ritengo quindi mio dovere istituzionale non confermare la mia iniziale disponibilita'", ha scritto Faissola in una lettera inviata al coordinatore del comitato dei saggi, Alessandro Azzi.
"Sono fiducioso che questa mia decisione porti ad una rapida definizione di una candidatura che raccolga il massimo dei consensi", continua Faissola, che spiega di aver "accettato di dare la mia disponibilità per la presidenza dell'Abi, accogliendo in tal senso la richiesta formulata dai rappresentanti delle banche popolari e da numerosi altri colleghi, riservandomi di prendere una decisione definitiva al verificarsi di una precisa condizione: il raggiungimento di una soluzione unitaria o comunque largamente condivisa".
Mussari avrebbe assunto l'impegno che dopo sesanta giorni dalla nomina potranno essere emanate le modifiche statutarie che consentiranno l'alternanza alla presidenza dell'Abi fra grandi e piccole banche. "Mussari – ha detto ieri una fonte ben informata – ha promesso che porterà a termine in 60 giorni le modifiche statutarie che consentiranno l'alternanza alla guida dell'Abi»"
In pratica l'attua presidente di Banca Mps farebbe due mandati in qualità di presidente dell'Associazione, per complessivi 4 anni, poi, la guida passererebbe ad un banchiere espresso dagli istituti più piccoli.