Magnolfi: "Adesso guardiamo ai territori"

SIENA. Avvenuta la scissione del PDL in Forza Italia e Nuovo Centrodestra (Alfano ha presentato il logo del nuovo movimento nella Convention di ieri (5 dicembre) a Roma), anche le regioni e i territori provinciali si muovono per iniziare a costituire le fondamento del nuovo partito. Proprio con l’intento di promuovere l’organizzazione dei territori si è tenuta ieri, presso la sala conferenza dell’Hotel Continental, un meeting con la stampa preseduto da Alberto Magnolfi, ex capogruppo PDL per la Regione Toscana e adesso confluito nel nuovo Movimento di Alfano.
“Non era più possibile restare con Berlusconi – ha affermato Magnolfi – i punti di rottura sono sostanzialmente stati due: il primo concerne la struttura che ormai da 20 anni caratterizzava il PDL. Il partito era organizzato in senso verticistico, erede della tradizione di Forza Italia e dunque aziendalistico, verticistico e patronale; ma in 20 anni di politica il paese è profondamente cambiato e non si poteva più accettare la stessa strutturazione”.
“La seconda frattura – ha proseguito – concerne l’atteggiamento tenuto nei confronti del governo Letta; quella di entrare nell’esecutivo creando il governo delle larghe intese è stata un’intuizione geniale di Silvio Berlusconi, e nessuno lo ha costretto ad aderire. L’atteggiamento di ostruzione verso l’esecutivo utilizzato negli ultimi tempi era dunque ormai, dal nostro punto di vista, inaccettabile per il bene del paese”.
Stuzzicato da alcune domande, Magnolfi ha poi candidamente ammesso che “chiaramente la vicenda della decadenza ha contribuito ad accelerare la scissione. Sia chiaro che noi non voltiamo le spalle Forza Italia, ha proseguito, ma instaureremo una collaborazione competitiva, considerato che comunque offriamo una proposta diversa”.
Una proposta sulla quale esistono ancora molti punti oscuri che presto, ha assicurato Magnolfi, lasceranno il posto ad un programma preciso e dettagliato. Il NCD sarà un partito federativo, che parte dal basso e dai territori, ecco che la conferenza è stata l’occasione per riunire davanti alla stampa i promotori della nascita del Movimento su Siena.
Da quanto emerso ancora non esiste una sede fisica né un programma preciso, il tutto per il momento si esaurisce ad un comitato promotore composto da comuni cittadini; tra gli aderenti politici ci saranno certamente Eugenio Neri e il Consigliere Corsi Andrea, ma al momento poco altro è trapelato. Magnolfi ha sottolineato che “Siena ha vissuto grandissimi problemi ma costituisce ancora un bacino straordinario; in città si respira profondo malcontento per le precedenti amministrazioni del PD, ed è proprio dalla voglia di rinnovamento e cambiamento che vogliamo partire”.