Non può sopravvivere vendendo i beni e tagliando il personale
SIENA. Dal Partito della Rifondazione di Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Si è celebrata oggi l’inaugurazione del 771° Anno Accademico della nostra Università e vogliamo sottolinearne alcuni aspetti. Per prima cosa osserviamo che nonostante la grave crisi economica questa Università è viva; le varie relazioni presentate non sono state solo celebrative, ma hanno evidenziato la capacità delle varie componenti di sapersi confrontare, anche con critiche aperte alle varie parti presenti.
“Si è celebrata oggi l’inaugurazione del 771° Anno Accademico della nostra Università e vogliamo sottolinearne alcuni aspetti. Per prima cosa osserviamo che nonostante la grave crisi economica questa Università è viva; le varie relazioni presentate non sono state solo celebrative, ma hanno evidenziato la capacità delle varie componenti di sapersi confrontare, anche con critiche aperte alle varie parti presenti.
Condividiamo poi l’ipotesi che l’Università stessa possa costituirsi parte civile in un eventuale processo teso a determinare le eventuali responsabilità della grave situazione economica in cui si trova.
Assieme alla più assoluta volontà di ottenere chiarezza e giustizia vogliamo però ribadire come non sia pensabile che una importante istituzione culturale possa mantenersi solo attraverso la svendita del suo patrimonio immobiliare e i tagli al personale; è giunto il momento che lo Stato vi investa maggiori risorse alfine di permettere all’Università di Siena di non deperire lentamente come sta accadendo in questi ultimi anni”.