di Ivan Meacci
CHIANCIANO TERME. Nonostante da ormai due anni sia afflitto da una terribile cecità, Giovacchino Falluomini, classe 1930, Freccero per i compagni, non solo continua a militare attivamente nel PRC dove, con il grido di battaglia: “c’è un solo modo di esser comunisti e, quindi, un solo partito comunista”, ha dato il suo importante contributo affinché l’intero PRC chiancianese si schierasse, seguendo il suo esempio, con il segretario nazionale del PRC: Paolo Ferrero.
Ed, è anche per questa sua caratteristica "unitaria" che il circolo del PRC di Chianciano Terme, nella figura del suo segretario Antonio Falcone, ha simbolicamente consegnato a Fraccero la prima tessera del 2009, durante una piccola cerimonia organizzata per l’occasione.
Fraccero si è iscritto al PCI nel 1944, all'età di 14 anni, e da allora è rimasto sempre lì, solo come militante e fino al 1991. Dopo quella fatidica data, in seguito allo scioglimento del PCI, partecipò alla costruzione del Movimento di Rifondazione Comunista.
In questi anni ha resistito a tutte le scissioni rimanendo al suo posto di militante comunista ed anche come dirigente del circolo e della Federazione di Siena. Insomma, un uomo di altri tempi – coerente – di quelli che ha sempre offerto il suo attivismo politico solo per convinzione e che in cambio non han mai chiesto nulla…
Per questa sue doti, che gli sono riconosciute da tutti i comunisti chiancianesi come dalla quasi totalità della cittadinanza, Freccero, nel 2004, è stato candidato al consiglio comunale e provinciale con la lista del partito che ha contribuito a fondare. L’ultima battaglia, prima della cattiva malattia, fu quella della difesa del patrimonio pubblico (per impedire la vendita della farmacia comunale) dove volle dare il suo contributo anche materiale partecipando attivamente alla raccolta di firme.
1.068 firme che, Freccero, prima raccolse e che, poi, volle consegnare di persona al Sindaco. Ma, nonostante l’ingente numero, le firme non furono ritenute sufficienti per indire un Referendum che portasse tutti i cittadini chiancianesi a decidere democraticamente.
“Uno sgarbo antidemocratico che – ripete Fraccero – non potrò mai dimenticare!”