"Le politiche di provatizzazione ricadono immancabilmente sulle fasce deboli della società, sui cittadini e sull'ambiente"
SIENA. Da Potere al Popolo Sena riceviamo e pubblichiamo.
“L’aggiornamento al rialzo delle tariffe del trasporto urbano ed extraurbano e relativa omologazione dei prezzi in tutta la Toscana evidenziano ancora una volta che le politiche di privatizzazione in nome dell’austerità attuate dal governo Monti e dai suoi successori ricadono immancabilmente sulle fasce deboli della società, sui cittadini e sull’ambiente.
“Le risorse per il trasporto pubblico locale su gomma venivano garantite, fino al 2010, da trasferimenti statali (nel 2010 erano 216 milioni di euro) per i servizi minimi, alle quali si aggiungeva una quota erogata dagli enti locali (regione, province e comuni), ad integrazione dei servizi (40 milioni di euro nel 2010). Il Governo negli ultimi anni ha drasticamente ridotto l’ammontare delle risorse trasferite, con un taglio di 160 milioni per il 2011 e di 196 per il 2012, costringendo la regione a far fronte con risorse proprie per assicurare il servizio di trasporto pubblico sul territorio. Nonostante il parziale reintegro delle risorse operato recentemente dal Governo, il problema del reperimento delle risorse necessarie non ha fatto altro che rendere ancor più urgente il riassetto industriale e organizzativo del TPL (Trasporto Pubblico Locale).”
Le conseguenze sul territorio sono pesanti e immediate:
– l’impoverimento del potere contrattuale delle amministrazioni locali a cui segue una perdita netta di sovranità dei cittadini con conseguente soppressione delle linee “improduttive” (che se ritenute necessarie, saranno esclusivamente a carico dei comuni interessati), isolamento delle periferie, svalutazione degli immobili siti in zone meno servite;
– contro tendenza rispetto a quanto avviene negli stati sociali più solidi, l’innalzamento delle tariffe diventa un incentivo automatico all’utilizzo del trasporto privato a cui seguono ovvie e ingenti ricadute sull’ambiente tra cui la cementificazione delle aree verdi per far fronte alla domanda di parcheggi e l’incremento del consumo di combustibili fossili;
– pesanti ricadute sulle fasce più deboli, principali utenti del servizio di trasporto pubblico: studenti, migranti, badanti e qualunque categoria di lavoratore pendolare sprovvisto di mezzi propri.
I contentini redistributivi di facciata come le concessioni agli Isee sotto ai 36000 Euro e la possibilità di detrazione fiscale in fase di dichiarazione dei redditi (730), si rivelano assolutamente insufficienti vista l’entità dell’aumento dei prezzi e sicuramente inadeguati a garantire un livello di sostenibilità del costo.
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Potere al Popolo Siena e provincia, SI OPPONE CON FORZA ALL’AZIENDALIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI E ALLA GESTIONE UTILITARISTICA DEL BENE COMUNE.