Suscita particolare impressione che la Sinistra, in questi giorni molto impegnata, a livello nazionale sulla libertà di stampa, stigmatizzi in modo così forte un articolo di un quotidiano, dimostrando che proprio gli uomini del PD difendono la libertà di espressione dei giornalisti solo a parole.
La Lega di Siena prende dunque atto dell'articolo apparso su "la Padania", rispettando le opinioni di tutti i giornalisti, ma non entra per ora nel merito della vicenda, ritenendo prioritario il fatto che alimentare questa polemica, come fa il PD, potrebbe nuocere gravemente al delicato equilibrio della nostra Festa, e che la tutta la vicenda necessiti di ulteriori approfondimenti. Rimaniamo certi del fatto che la gestione Cenni, con tutti gli errori ed i pasticci commessi, abbia inciso molto negativamente sull'immagine e sulla sostanza dell'intero mondo del Palio, e per questo lo riteniamo la persona meno adatta a pontificare sull'argomento. La strategia di spostare questo episodio su un presunto razzismo la dice lunga sulla malafede di certi personaggi; la Lega di Siena ha ben presente quali sono i veri problemi dell'immigrazione e dell'integrazione e questa vicenda non rientra assolutamente in questo campo. Questa, purtroppo, è la qualità degli amministratori locali e della cricca di potere che governa Siena, che, anche tra bugie e false verità, per anni è riuscita a protrarre il proprio "Sistema" di gestione del territori, provocando la grave crisi in atto.
Il Cenni dimentica, poi, che l'unica vera forma di strumentalizzazione politica nel mondo del Palio di Siena è quella operata dal suo Partito che, da anni, vede la sponsorizzazione di propri rappresentanti alla guida delle Contrade, con un interscambio continuo tra politici di maggioranza e dirigenti di Contrada, con la sistematica ostruzione a tutti coloro non acquiescenti al "sistema": questa si che è discriminazione!
Per quanto riguarda il drappellone di luglio, che lo ricordiamo è dedicato non solo alla Madonna di Provenzano, ma anche alla Battaglia di Montaperti, come senesi sinceramente auspicavamo che l'incarico fosse dato ad uno dei tanti bravissimi artisti rappresentativi la cultura del nostro territorio; non reputiamo che la nostra fosse una speranza peregrina né tantomeno razzista. Ci auguriamo comunque che l'artista, visto il suo indubbio legame con la nostra Città, sappia rispettare la nostra tradizione storica, l'iconografia della Madonna e sappia dare la giusta valenza alla storica battaglia del 1260, senza la quale la nostra amata Siena non avrebbe conosciuto la propria libertà.
Lega Nord – Lega Toscana
Segreteria Provinciale di Siena