Marrucci (Ali): “A rischio in particolare le casse dei comuni più piccoli"
FIRENZE. “Sul Pnrr ci sono ritardi e preoccupazioni. Ma nulla di tutto ciò è dovuto alle amministrazioni locali. Anzi. Questa sfida epocale ha trovato i Comuni pronti. E’ anche grazie a loro, alla loro conoscenza dei territori, alla loro consapevolezza dei bisogni dei cittadini, alla loro capacità di individuare le priorità e di rispondere velocemente proponendo progetti concreti se l’85% delle risorse stanziate col Pnrr ha già trovato la propria destinazione. Si tratta di soldi investiti per infrastrutture fisiche e digitali che migliorano la vita di chi abita nelle città come nei piccoli centri”.
A dirlo è il presidente toscano di Ali Toscana (Autonomie locali italiane), Andrea Marrucci, sindaco di San Gimignano.
“Eppure, paradossalmente, sono proprio i Comuni, specie i più piccoli, a rischiare di pagare il conto più salato. L’Uncem, che riunisce quelli montani, ha lanciato l’allarme: i comuni ancora non hanno ricevuto dallo Stato rimborsi per l’85% degli oltre 3 miliardi spesi in progetti di digitalizzazione legati al Pnrr. Si tratta di oltre tremila realtà, molte tra Umbria, Toscana, Abruzzo e Lazio. In attesa di un rimborso statale che ritarda, corrono il concreto rischio di andare in crisi finanziaria”.
“Le procedure – conclude Marrucci – non sono semplici. Eppure, la gran parte dei comuni ha già caricato quasi tutte le rendicontazioni sulla piattaforma ReGis del ministero dell’Economia per la convalida della spesa. Un passaggio necessario per ottenere i rimborsi. Ma i riaccrediti stanno arrivando col contagocce. Si tratta di problemi che gravano di più sui Comuni di piccole dimensioni, che certo non possono trasformarsi in una banca per lo Stato”.