"La discontinuità con il passato passa da 10 anni di loro operato"
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SIENA. “L’Unione comunale del Pd di Siena, nella persona del suo responsabile organizzativo Simone Vigni, sconfessa dieci anni di operato di Franco Ceccuzzi e Giuseppe Mussari”. E’ quanto dichiara il portavoce dell’associazione di Siena “Confronti”, Alessandro Pinciani.
“E’ bene ricordare che nel corso degli anni 2000 – spiega Pinciani – Franco Ceccuzzi è stato protagonista di primo piano della politica senese e del rapporto con la Banca Mps, ricoprendo i ruoli di segretario provinciale dei Ds, segretario comunale del Pd, membro di tutte le assemblee territoriali del partito di maggioranza, deputato di zona con incarico nella commissione Finanze della Camera dei deputati, sindaco di Siena. E’ anche utile sottolineare che fino a pochi mesi fa presidente di Banca Mps era Giuseppe Mussari, dopo due mandati a capo della Banca e il ruolo precedente a capo della Fondazione. Se l’attuale dirigenza del Pd comunale di Siena vuole seguire la strada della cosiddetta discontinuità, chieda conto a Ceccuzzi delle sue posizioni passate e sostenga la promozione di un’azione di responsabilità nei confronti di Mussari”.
“Nel momento in cui la dirigenza del Pd di Siena – prosegue il portavoce dell’associazione senese – sostiene che il mantenimento della maggioranza assoluta delle azioni Mps da parte della Fondazione era un ‘errore ideologizzato’, chieda conto a Ceccuzzi del perché tutta la sua campagna elettorale per le comunali del 2011 si sia fondata proprio sulla difesa del 51%, come confermano pagine e pagine di comunicati e rassegna stampa, facilmente rintracciabili su internet e nello stesso sito ufficiale dell’allora candidato. Ma, soprattutto, i nuovi profeti discontinuatori spieghino ai dipendenti Mps per quale motivo è proprio il mondo professionale della Banca l’unico a dover pagare per gli errori del passato. Chiamare in causa fantomatici complotti della ex sinistra Dc è materiale per un remake del film ‘Good Bye Lenin’”.