Viaggio fra i candidati: la grande rivoluzione bianca ha 5 stelle
SIENA. L’intervista n.2 del nostro viaggio fra i penta candidati di Palazzo Pubblico dovrebbe cominciare nel chiostro del Rettorato, ma – attento alla forma – Michele Pinassi prega di arretrare di qualche metro, e dobbiamo quindi lasciare il cuore dell’Università, nel quale il leader senese del “Movimento 5 Stelle” opera come brillante manager di informatica. Il luogo, avete capito, è ovviamente inviolabile per certi discorsi politici che potrebbero avere ricadute sul proprio futuro. Specie di questi tempi…
Fisico asciutto, atletico, un foulard bohemienne al collo, mette in campo l’energia dei suoi 33 anni che ne fanno il baby di questa lizza, con idee che stanno come l’uranio rispetto al carbon fossile, se ci è permesso l’accostamento. Ha gli occhi celesti e il nome “ebraico” dell’arcangelo che mandò Satana negli inferi, sarà un caso? Gli faccio un sacco di domande. Non vengo per nulla intimidito dal genietto della Rete, nonostante la velocità di pensiero e di parola tipico degli esponenti di questo Movimento più di proposta – credo – che di protesta, iconoclasta e sognatore nel giusto. Futura massa critica italiana – che non vuole finire imprigionata da questo mezzo di comunicazione straordinario in grado di provocare rivoluzioni e determinare il successo presidenziale di un afroamericano, Barack Obama.
Sarà il tempo a dire se questa è davvero Antipolitica, o se questi “templari dell’informatica” finiranno anch’essi sul rogo come avvenne con Filippo Il Bello, immolandosi per una battaglia epocale. Il Movimento mi appare più una Scapigliatura del terzo Millennio, una protesta simile a quella del Sessantotto, certamente sostenuta con altre armi, e ideologie meno estreme. Fatte di proposte concrete minimali, ad esempio in questa occasione, un budget di soli 100 euro, via a smanettare sul pc, i manifesti realizzati col pennarello.
Pinassi si presenta come portavoce candidato, un distinguo da un vischioso canone politico, non è un pc cantilenante, offre citazioni calzanti di Gaber e Gandhi, Cervantes e il buon Dio, il buon senso e la ragione morale contro il cinismo di Machiavelli. Lo scopo del popolo senese della Rete è dare il massimo, superare il 3 per cento, creare un presidio permanente dentro il Consiglio Comunale. Insomma: svegliare la gente, seppellire la cattiva politica, “riportare un raggio di sole” nel cielo plumbeo senese affinché i “cavalieri bianchi” possano annunciare, bit dopo bit: “la Primavera è finalmente arrivata anche a Siena! ”
Quando e come vi siete decisi al grande passo, e con quale motto?
“Democrazia Diretta: torniamo a dare voce ai cittadini”
La prima reazione di Siena quale è stata?
“Sinceramente? Grande paura e scetticismo: Siena è una città che sembra aver perso le speranze. In realtà, man mano che procedevamo, è venuto fuori che tantissimi cittadini hanno avuto voglia di mettersi in gioco e dedicarsi a questa avventura.
Come è avvenuta la sua scelta, e cosa significa esattamente candidato portavoce sindaco?
“Innanzitutto ci tengo a sottolineare che come prima cosa abbiamo chiuso la lista dei candidati e chiesto la certificazione 5 Stelle a Beppe Grillo. Successivamente, dalla rosa dei 23, è stato scelto un portavoce: io. I motivi sono diversi, a partire sia dall’età che dal tempo che frequento il Meetup: ormai posso dirmi un veterano della “giovane guardia”.
Il primo problema che avete dovuto affrontare, e risolvere?
“La burocrazia e capire da dove iniziare. Un piccolo gruppo di semplici cittadini, dopolavoristi, con già i pesanti impegni della quotidianità, ha dovuto affrontare difficili scogli burocratici: per fortuna anche il personale dell’Ufficio Elettorale è stato gentile e disponibile, aiutandoci per quanto possibile”
Essere grillino a Siena è più difficile che altrove? La gente è chiusa, difficile da smuovere, per loro siete un pericolo o un gruppo folkloristico?
“A Siena è difficile non tanto per l’atmosfera pesante che si respira in questa città ma soprattutto per la diffidenza con cui siamo visti. Ancora non abbiamo capito se rappresentiamo un pericolo o meno: per il momento si limitano ad ignorarci. Ma come disse il grande Mahatma Gandhi: “Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.”
Cosa significa essere intercettatore di problemi, siete radar che agiscono sul web o fra le gente?
“Il web agisce come un filtro anonimo per le persone che, sul nostro forum, tendono a raccontare fatti e problemi che nella vita reale non si possono dire. Il Web aiuta ad avere anche un rapporto paritario tra le persone, o frequentatori, perchè non c’è “un capo” o “un segretario” da rispettare e compiacere: uno conta uno. E questa è la nostra forza.
– Come concepite il rapporto intergenerazionale, imbarcate quelli coi capelli bianchi?
“Certo! La consapevolezza si raggiunge spesso con gli anni ed i nostri amici “con i capelli bianchi” sono fonte di cultura e di saggezza per noi giovani scapestrati. I nostri confronti vis-à-vis sono belli anche per questo: una vera palestra di vita, dove discutere e scontrarsi, senza paura di rischiare il posto o la carriera.
Da che strato sociale viene il vostro movimento? Richiede cultura informatica, esclude quindi molti possibili accessi? Chi non usa il pc non può essere dei vostri?
“Il nostro movimento nasce dalla Rete e nella Rete si sviluppa. Internet da la possibilità di poter essere ovunque in qualunque momento. Anche se le classifiche dicono che in Italia la diffusione della rete è a livelli da terzo mondo (siamo sotto la Libia…), ci sono intere generazioni di giovani che interagiscono attraverso questo media. Chi non ha il PC ed Internet “pecca” di una finestra aperta verso uno spazio libero ed infinito: consiglio vivamente a chiunque ne fosse sprovvisto di acquistarne uno, con connessione alla rete !”
Quale è il profilo del grillino doc senese rispetto a quello nazionale?
“Abbiamo notato negli altri gruppi più partecipazione da parte della cittadinanza: Siena è una realtà difficile in cui si preferisce sempre non esporsi, per paura di rovinarsi la carriera. E’ una mentalità mafiosa di cui subiamo le conseguenze”
Quali sono le 5 priorità?
“Democrazia Diretta. Democrazia Diretta. Democrazia Diretta. Democrazia Diretta. …ne manca uno ? Democrazia Diretta!”
Escludete indagati, significa che bisogna presentare la fedina penale?
“Sì, esatto. Ogni candidato si è recato al casellario giudiziario, ha richiesto il certificato penale, in cui era necessario fosse scritto “NULLA”.
Nei Vangeli c’è scritto, “chi è senza peccato scagli la prima pietra”, c’è una buona dose di calvinismo e di tolleranza zero?
“No, c’è la rabbia e la frustrazione di vivere in una città che potrebbe fare molto e che invece preferisce vivere di inerzia. Quale peccato “politico” possiamo avere noi semplici cittadini ? Chi si arroga il diritto ed il dovere di governare deve anche avere il coraggio di assumersene tutte le responsabilità, nel bene e nel male.
Va bene se vi chiamiamo i crociati, i templari della rete?
“Preferirei similitudini alla Cervantes: moderni Don Chisciotte contro i molini a vento di questa casta politica. Ce la faremo ? “Dio ama i coraggiosi”.
Quale potrebbe essere il vostro Sacro Graal?
“La consapevolezza. I cittadini devono essere consapevoli di ciò che accade intorno a loro: devono cadere le quinte di questo triste teatrino che vede sempre gli stessi attori e le stesse comparse.”
Beppe Grillo pencola fra Brancaleone e il dottor Stranamore, può essere il leader a lunga gittata o solo per la prima parte del viaggio?
“Beppe ci offre la sua notorietà e visibilità e noi ci accodiamo solo per essere “visibili”. Ha sempre dichiarato che non si candiderà e ne siamo convinti: sta a noi adoperarci per cambiare l’Italia !”
Divertente l’autopresentazione sul suo sito: Ceccuzzi possiede un cavallo da palio, Nannini un’azienda, io provo a cambiare le cose prima che lo facciano gli altri. …ma lei possiede scarpette da maratoneta, ci dice poco?
“Mia madre è una conosciuta sportiva di Siena e da lei ho preso la testardaggine e il piacere di sudare. Lo sport ha sempre fatto parte della mia vita, mi ha insegnato che senza fatica non si ottengono risultati. E noi, oggi, stiamo faticando molto !
Se parlate di azione dal basso, di rivoluzione, la gente si spaventa?
“Alcuni cittadini devono prendere consapevolezza di loro stessi, sono loro gli “stakeholders” di una Città. “Libertà è partecipazione”, cantava Gaber, e noi vogliamo sentirci – prima di tutto – liberi”
Volete la gente in piazza, o ci andate solo voi, e con quali modalità?
“Partecipare attivamente è anche scendere in piazza. Le due manifestazioni contro l’Ampliamento di Ampugnano sono la dimostrazione che i cittadini hanno ancora voglia di partecipare e farsi sentire: La piazza è l’espressione più grande della Democrazia”.
Avete molte donne nelle vostre fila, o siete dei genietti maschi?
“Donne, uomini, gay… che importa? Quello che noi siamo sono le nostre idee, principi, obiettivi. Le diversificazioni di genere le lasciamo ai gerarchi del partito”
Di che “razza” sono i vostri candidati per questa pugna?
“Cittadini, semplici cittadini: non è abbastanza ?”
La soglia del 3 per cento dite voi è scontata, per quale ragione?
“Scontata non lo è, ma ci speriamo. Sarebbe già un bel risultato, un segnale che anche a Siena, da decenni coperta di spesse nubi, riesce a passare un raggio di sole…e sia mai che arriverà la primavera !”
Dovete volete e potete arrivare?
“Realisticamente? A mettere un piede in consiglio comunale, a portare fuori dalle stanze del potere le notizie, le informazioni. La “mosca” che va a sentire quello che si dice…”
A Milano i grillini hanno un candidato sindaco di 20 anni col 5%, più del Terzo Polo, a Bologna hanno il 12%, che media nazionale può raggiungere in un paio d’anni?
“Sinceramente? Se la situazione continua così, se gli Italiani non scendono in piazza e fanno cadere con la forza questa “partitocrazia”, credo che un buon 8-10% alle nazionali è plausibile !”
Veniamo a una curiosità del vostro programma… E’ vero che girerete col metro in tasca per misurare le buche delle strade di Siena?
“Che sciocchezza: con quante buche ci sono per le strade di Siena non basterebbero 10 legislature per misurarle tutte! Scherzi a parte, il nostro programma si compone di punti facili e realistici: basta con quei libroni pieni di promesse puntualmente disattese !”
In un eventuale ballottaggio, quale schieramento scegliereste?
“Nessuno. Per noi i Partiti sono morti: non ci schieriamo con chi vive solo grazie ai cospicui rimborsi elettorali (leggasi: soldi pubblici)”
Raggiunto il Consiglio Comunale potreste essere un presidio permanente molto scomodo. Quanto tempo vi date per sfondare?
“Sfondare a Siena? Servono almeno altre due generazioni, aspettare l’uscita di scena di tutti coloro che hanno goduto del benessere dato dalla Banca MPS, poi chissà.”
Un giudizio sui programmi degli altri candidati, chi si salva e chi è il vostro opposto? La proposta più pazza, quella più scontata, la più sincera?
“Preferisco non commentare i programmi dei defunti.”
Il Pdl può espugnare Rocca Salimbeni, e come?
“Come sopra”.
La task force di Ceccuzzi passerà al primo scrutinio?
“Se si andasse al ballottaggio sarebbe già un segnale forte per il PD.”
E’ vero che circolerebbe il commercio dei voti, e una candidatura di peso varrebbe 70 mila euro?
“Sicuramente, fino ad ora, io ho solamente speso i MIEI soldi. Non ho idea di che giro di denaro c’è dietro: certo che i bilanci preventivi dei grandi partiti, con cifre intorno ai 100.000 euro, mi lasciano sbigottito”
Ceccuzzi ha detto ok al confronto con gli altri candidati, ma con quali modalità, in quale luogo per voi?
“Noi non abbiamo paura del confronto, purché sia rispettoso ed imparziale.”
I grillini revocheranno l’immortalità di Machiavelli per quel suo “il fine giustifica i mezzi”, aforisma forse non è più sostenibile?
“Il Principe è morto e la sua corte ha miseramente fallito. Quando ci decideremo a staccare la spina?”
C’è una disciplina di partito nel vostro “Movimento5 Stelle”, e come la si ottiene? Quali errori non vi perdonate?
“Siamo tutte persone intelligenti e mature: non abbiamo bisogno di”codici etici” perchè ci basta la “ragione morale”. Il rispetto viene prima di tutto ed anche nelle discussioni più accese alla fine prevale sempre il buonsenso.”
encampana@alice.it