SIENA. Dall’Associazione Pietraserena riceviamo a pubblichiamo.
“La sostituzione dell’AD della Banca MPS, Fabrizio Viola non ci sorprende affatto. Avevamo già fatto presente che molto probabilmente il mercato non avrebbe reagito bene ad un aumento di capitale affidato ancora una volta ad un team guidato dallo stesso manager che aveva gestito i due precedenti aumenti di capitale – 2014 e 2015 – con il risultato di avere bruciato tutti gli 8 miliardi di Euro ed avere azzerato patrimoni e partecipazione azionaria di gran parte dei piccoli azionisti, tra i quali molti Cittadini di Siena e dipendenti, senza ottenere alcun apprezzabile e concreto miglioramento dei conti.
Vediamo ora che i nostri dubbi erano oggettivi; purtroppo le notizie di stampa ci riportano le grosse perplessità di analisti e imprenditori, che sembrano poco propensi a partecipare a detto aumento di capitale. La sostituzione di Viola appare quindi un atto guidato da ambienti finanziari nazionali ed internazionali che più volte sembrano aver messo lo “zampino” nella gestione della Banca MPS post Antonveneta, con passaggi molto discutibili, sia dal punto di vista manageriale che, soprattutto, da quello di mancata chiarezza e trasparenza. A questo punto siamo curiosi di vedere chi sarà il sostituto, per capire se ci sarà ancora una volta una ingerenza della politica, a garanzia di questo percorso o per altri “giochetti” legati a vicende nazionali (tipo il referendum costituzionale?).
Purtroppo, come abbiamo più volte detto, non aver proceduto ad un accertamento rigoroso della verità e delle responsabilità tecniche e politiche alla base del più grosso scandalo finanziario europeo del dopoguerra, insieme ai patetici tentativi di nascondere o minimizzare tutto, ha finito per portare a questa complicata situazione, non solo per quanto riguarda Banca MPS, ma, come sembra, per l’intero sistema bancario italiano. Non possiamo che ribadire il criticabile comportamento degli Enti nazionali di controllo e vigilanza, oltre alle indubbie responsabilità della politica locale e nazionale, compresi i vari Governi che si sono succeduti dal 2007 ad oggi.
In questo quadro, pur tentando di comprendere gli aspetti formali, rimaniamo stupiti da alcuni passaggi del comunicato di Banca MPS in merito alla sostituzione di Viola. Dichiarazioni tipo “lascia la Banca solida e in utile”, “l’alta qualità del lavoro svolto”, la grande competenza, la totale dedizione e trasparenza con cui ha guidato efficientemente la Banca per più di quattro anni”, stridono fortemente con quanto accaduto in questi quattro anni; ricordiamo ad esempio l’attuale necessità di obbedire agli “ordini” della BCE in merito a cessione di crediti deteriorati ed ennesimo aumento di capitale “monstre”, la drammatica riduzione della capitalizzazione di borsa, con un titolo passato da ca. 5 Euro agli attuali 24 centesimi, la “strage” di Filiali effettuata (pagate oltre 15 milioni cadauna), ma soprattutto quanto accaduto ai dipendenti, sia in termini numerici in seguito ad esodi ed esternalizzazioni, sia per le pesanti mortificazioni economiche e professionali a loro imposte.
Ci può spiegare dove vede il CDA di Banca MPS questa solidità, qualità del lavoro ed efficienza?”