L'associazione si dichiara non entusiasta di alcuni nominativi, tra cui Profumo
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Riceviamo e pubblichiamo l’intervento giunto dall’associazione Pietraserena.
SIENA. Come nostra abitudine, abbiamo atteso qualche giorno per esprimere la nostra opinione sulle proposte di nomina al CDA della Banca MPS, in modo da usare la dovuta razionalità, senza condizionamenti emotivi e senza assurde strumentalizzazioni, cose che sembrano aver prevalso nei commenti di alcuni gruppi, movimenti, e parte della stampa. Auspichiamo che quest’altro comunicato, che non fa che ribadire le nostre storiche convinzioni, abbia finalmente una visibilità che non hanno quasi mai avuto i tanti precedenti.
Non nascondiamo che i nomi proposti per il nuovo CDA della Banca MPS ci hanno in qualche modo sorpresi; con la nostra solita sincerità, che qualcuno vorrebbe definire (per noi piacevolmente) da “neofiti della politica”, e con le ipotesi che circolavano sulla quasi completa riconferma del CDA uscente, avevamo preparato un intervento molto critico in merito alla mozione sulla Fondazione MPS a firma della maggioranza. Alla luce dei nomi proposti, che, a prescindere da giudizi sulle persone e sulle loro eventuali appartenenze, e in attesa di valutare il loro operato, rappresentano comunque una forma di discontinuità e un’inedita attenzione ai requisiti e alle competenze, cose da noi sempre auspicate in ogni sede, abbiamo provveduto a rivedere detta posizione; pur non entusiasti di alcuni nominativi, tra i quali quello di Profumo, come espresso in un nostro precedente comunicato.
Come dichiarato fin dall’inizio dell’esperienza in Consiglio Comunale, la nostra linea di opposizione è ferma e determinata ma non preconcetta, attenta a valutare le decisioni ritenute utili alla collettività, da qualsiasi parte esse provengono. In questo caso, considerato, come detto, sia l’accoglimento, pur parziale, delle nostre richieste di discontinuità e di cambiamento di metodo, sia la disponibilità dimostrata dal capogruppo della maggioranza ad apportare modifiche alla mozione per cercare di raggiungere un accordo unitario analogo a quello della seduta consiliare del 29 novembre (da tutti definito “storico”), ma in considerazione di una certa distanza di vedute, la soluzione della sospensione ci è apparsa utile, e soprattutto una forma di rispetto e di attenzione verso la Comunità, in un momento particolarmente delicato. Ci ha invece sorpreso il rinvio (ci risulta che raramente la maggioranza abbia ritirato una propria mozione), perchè ha negato la possibilità di ascoltare altri interventi, che forse avrebbero chiarito meglio responsabilità e proposte operative; i tempi per fare ciò sono comunque molto brevi, considerato che il prossimo Consiglio Comunale è già in calendario per il 3 aprile prossimo. Non ci è invece per niente piaciuta l’imprevista e precoce sospensione del Consiglio Comunale, decisa dalla Presidenza, che ha nuovamente rimandato altri punti importanti all’ODG, primo tra tutti la nostra mozione sulla difficile situazione dell’Università.
Queste sono le nostre brevi considerazioni, mosse come sempre dalla coerenza e dall’attenzione al bene comune; ci amareggia vedere nuovamente che parte dei gruppi politici, ma anche dei media, sembra più interessata a riproporre ridicole argomentazioni, o a tentare di confondere i cittadini, inventando assurde congetture, come i “cambi di giubbetto”, dei quali sono forse loro i veri specialisti. Nel ricordare che sia il consigliere De Risi, firmatario della prima mozione su MPS e Fondazione che ha innescato tutto l’attuale percorso di chiarezza e trasparenza, che lo stesso Corradi, anche nel Consiglio Comunale di ieri, hanno votato secondo coscienza e coerenza, solo in base a motivazioni tecniche e politiche, si ribadisce quindi la nostra linea di opposizione “costruttiva”, che non potrà mai essere messa in discussione da chi ha proceduto, e procede anche oggi, con comportamenti ambigui e gattopardeschi, e avrebbe la pretesa di ergersi a “censore”. Non siamo disposti ad accettare critiche da chi ha consentito, con atteggiamenti passivi, se non conniventi, il mantenimento decennale di un distorto “sistema di potere” a Siena, e sembra oggi sformare che questo sistema inizia finalmente a mettersi in discussione, con qualche forma di autocritica, o comunque rivisitazione delle recenti scelte politiche, per l’azione, condivisibile o no, di altri soggetti diversi da loro.
Possiamo garantire che, per quanto ci riguarda, continueremo senza esitazione nella nostra azione volta a togliere la Città da quelle che riteniamo “lobbies”, o gruppi di potere, e a riconsegnarla alla democrazia diretta dei cittadini, non prescindendo dall’individuazione e dalla sostituzione di chi ha compiuto gli errori che hanno portato al disastro tutte le nostre Istituzioni; abbiamo le idee ben chiare, e dopo la Banca MPS sarà la volta della Fondazione MPS, dell’Università, dell’Ospedale, del turismo, del commercio e così via.
E per cogliere questi obbiettivi, come detto, chiediamo prima di tutto l’appoggio dei cittadini, e siamo disponibili a collaborare con chiunque, sulle basi di un corretto confronto e di un reciproco rispetto, seguendo principi di merito,legalità e trasparenza.