Le Lcs avevano in passato chiesto il ridimensionamento degli stipendi e la loro pubblicazione
Riceviamo e pubblichiamo dall’assocazione Pietraserena.
SIENA. Abbiamo letto con molto interesse la lettera a firma “Un gruppo di impiegati della Banca”, pubblicata il giorno 8 giugno su alcuni media locali.
Condividendo pressoché integralmente con le argomentazioni contenute, riportiamo quindi testualmente quanto da noi affermato in un comunicato del 16 febbraio 2010 sugli aumenti deliberati dalla Fondazione MPS:
“La motivazione, o giustificazione, fornita dalla Fondazione MPS sull’aumento dei compensi ai suoi Deputati è molto imbarazzante.
Affermare di aver provveduto ad un “facoltativo”, quanto inopportuno, adeguamento ISTAT, equiparando questi compensi ai salari (anche minimi) di operai ed impiegati, la dice lunga sull’etica dei nostri amministratori, soprattutto in un momento di crisi così delicato, con numerosi lavoratori licenziati (vedi Novartis e Università) o messi in cassa integrazione. Facciamo anche presente che, a nostro parere, la Fondazione MPS ha evidenti responsabilità in questa inedita crisi che attanaglia il territorio, in funzione di una gestione carente e di erogazioni gestite con finalità prevalentemente politiche, e per questo non funzionali al sostegno dell’economia e dell’occupazione.
Proviamo a fare due cifre: oltre 1.100 milioni di Euro (ca. 2.000 miliardi di vecchie lire), di utili distribuiti negli ultimi anni, ca. 3.700 milioni di Euro (ca. 7.000 miliardi di vecchie lire), dissolti con la scellerata operazione Antonveneta.
Pensate cosa avrebbe potuto fare la nostra Comunità con questa montagna di soldi.
Vogliamo poi ricordare che la maggior parte di questi signori, tutti in possesso di altri redditi, viene nominato soprattutto per motivi di equilibrismi politici, spesso non tenendo conto dei necessari requisiti di professionalità e di appartenenza alla cultura del territorio, che la Fondazione MPS è un ente “no profit” nato a sostegno del territorio, e che richiede quindi sensibilità e “pretese” del tutto particolari; siamo certi che tanti cittadini Senesi sarebbero disponibili a ricoprire questi incarichi a titolo pressoché gratuito.”
Ci risulterebbe invece che questi compensi siano piuttosto alti, nell’ordine di decine e centinaia di migliaia di Euro e con gettoni di presenza assurdi (3.000 Euro a seduta?).
Vogliamo anche ricordare che in Consiglio Comunale, con specifica mozione delle Liste Civiche Senesi sull’eccessiva autonomia gestionale della Fondazione, oltre ad una necessaria revisione dello Statuto, sia stata richiesto il loro ridimensionamento e, soprattutto, la loro pubblicizzazione per andare incontro a quella necessaria trasparenza apparentemente voluta da tutte le forze politiche; mozione però respinta con i voti della maggioranza, Rifondazione Comunista compresa.
Se oggi sono cambiate certe posizioni ne prendiamo atto volentieri, e auspichiamo un’azione comune contro queste anomalie; ma non vorremmo che, come altre volte, si rivelassero solo uscite momentanee e strumentali.
Sta al nuovo Sindaco e al nuovo Consiglio Comunale attivarsi per garantire la necessaria chiarezza ed efficienza. Per quanto ci riguarda solleciteremo il Consigliere a noi riferibile ad iniziare subito questa azione, oltre a sollecitarlo nel chiedere alla stampa locale un comportamento più obiettivo e più professionale che possa fornire ai cittadini una corretta informazione su tutti i temi di primaria importanza.
Sta anche al nuovo Sindaco prendere posizione sulla notizia comunicata dalla Consob in data odierna: la Fondazione MPS è scesa sotto il 50% del capitale della Banca MPS. Un fatto inaccettabile e di una gravità inaudita, in considerazione delle rassicurazioni e dalle garanzie espresse dai politicanti locali che avevano sempre negato questa eventualità.
Ci dica Ceccuzzi come intende affrontare questo evento, veramente nefasto per la Comunità, sia da un punto di vista formale che sostanziale.