Il gruppo chiede un confronto pubblico fatto di proposte e controproposte, da dibattere nelle assemblee pubbliche
SIENA. Adesso che i buoi sono scappati, si chiudono i cancelli, gridando ‘al lupo, al lupo’ paventando l’arrivo del Commissario.
Il destino dei Cittadini, in questo difficile periodo storico, sembra essere quello di doversi accollare i debiti di gestioni amministrative (Banca MPS, Fondazione, Università, Comune, etc) quantomeno poco accorte, riferibili all’intero PD e al fallito “Sistema Siena”, incapaci di assumersi le proprie responsabilità, brave a scaricare sui Cittadini le inefficienze, dichiarando poi, in fase di consuntivo, che “si sta pagando un prezzo superiore ai propri demeriti”, come detto dal Presidente Mussari nell’assemblea dei soci MPS, certificando un bilancio 2011 disastroso, con una perdita di circa 4 miliardi e mezzo di euro e il valore del titolo ai minimi storici. Per troppo tempo in Città si è pensato che le risorse della Fondazione sopperissero a qualsiasi forma di sforamento di bilancio, destinando proventi straordinari a copertura della spesa corrente. Si è dovuto arrivare al tracollo, al punto di non ritorno, ad una guerra “di poltrone” tra fazioni all’interno della maggioranza per rendere evidente che la gestione del bene pubblico richiedeva più attenzione nel vaglio delle spese e degli investimenti. Con il voto di una parte della maggioranza, peraltro pienamente compromessa in tutte le scelte amministrative fallimentari che hanno determinato l’attuale situazione di dissesto che colpisce la parte più debole senza intaccare chi ha immeritatamente goduto delle giuste amicizie (conferimento di incarichi senza gli opportuni requisiti), è stato bocciato un bilancio comunale che presenta un disavanzo di circa 2 milioni e mezzo di euro. Per troppi anni da parte della maggioranza è stata taciuta la verità, continuando ad agire come se niente fosse, negando le evidenze, ingannando i Cittadini, anche in campagna elettorale, e conseguentemente ritardando le necessarie contromisure aggravando ancor più la situazione. E’ giunto il momento della chiarezza e della verità: basta con i giochi di palazzo, le camarille, le logiche familistiche, le clientele, gli ‘amici’; ora devono essere rivelati i dati reali di oggi e degli ultimi dieci anni di amministrazione comunale per capire qual’è la strada migliore da intraprendere ed individuare le precise responsabilità del disastro.
Si torni al confronto politico pubblico serio, vivace, fatto di proposte e controproposte, da dibattere nelle assemblee pubbliche, in Consiglio Comunale, magari in un ‘forum’ articolato dove l’intera cittadinanza, correttamente informata, è chiamata ad intervenire per tracciare un percorso condiviso che faccia uscire la Città dalla crisi in cui versa, continuando con l’allontanare tutti i responsabili del disastro a partire dagli organi della Fondazione MPS. Si lavori affinchè le migliori risorse della città si adoperino al fine di avviare progetti di sviluppo tali da premiare le professionalità che i Senesi sanno esprimere. Tutto il ‘groviglio’ che rimane deve appartenere al passato. Se la Città avrà il coraggio (e vorremmo dire la libertà) di cambiare, Siena vincerà. Altrimenti sarà la ‘Storia’ a darne un giudizio. A quel punto però i Cittadini avranno già perso.
Ass. Pietraserena