Liquidazione dell'attuale ente e nascita di una nuova Fondazione completamente in mano alla Comunità senese
SIENA. Negli ultimi 10 anni la Fondazione MPS ha subito enormi cambiamenti, anzi, per meglio dire, una devastante involuzione, con un patrimonio passato da ca. 7 miliardi di Euro ai ca. 700 attuali.
Gestione a dir poco fallimentare, portata avanti da persone probabilmente poco capaci e carenti di requisiti, selezionate per motivi politici o amicali e non per competenze o professionalità, che ha portato in pochi anni alla distruzione di un patrimonio immenso e storico, accumulato nei secoli da generazioni di Senesi onesti e capaci, anche con atti meritevoli di precise azioni di responsabilità o
altri interventi di organismi deputati al controllo. Ricordiamo a questo proposito la nostra segnalazione in merito a quelle che abbiamo ritenuto violazioni allo stesso Statuto della Fondazione MPS – vedi allegato a)-.
Non ci dilunghiamo su questo aspetto, per noi doloroso e già in parte denunciato nelle osservazioni alle modifiche dello statuto che presentammo nel 2013 – allegato b) -, come al solito del tutto ignorate per mettere in atto un nuovo statuto assurdo, se non addirittura peggiorativo del precedente.
In questo caso, nel riproporre una richiesta da noi già presentata in un comunicato del 27 luglio 2014 – “Rompere con il passato e portare questi alti profili Senesi ad interagire anche con soggetti di caratura internazionale potrebbe essere la positiva novità, volta ad assicurare chiarezza e verità sulle
responsabilità, e a rilanciare la Fondazione, privilegiando criteri di efficienza e trasparenza, prima di tutto quello riguardo ad una riduzione del personale e, soprattutto, degli Organi Amministrativi, non più adeguati all’attuale patrimonio della Fondazione, fino a valutare l’applicazione dell’art. 23 dello
Statuto in merito alla liquidazione di questa Fondazione e la creazione di un Ente più snello, più vicino al territorio e autonomo dalle distorte logiche politiche.. Tutto per riportare l’Ente a quel ruolo di garante dello sviluppo sociale ed economico per il quale era stato fondato.”, cerchiamo di
attualizzarla e di renderla adeguata ai tempi e rispettosa dei vari interessi. Fermo restando il fatto che non è pensabile che l’attuale Fondazione MPS, con un patrimonio ridotto di ca. il 90% e con un’operatività molto limitata possa continuare a mantenere l’assetto dei tempi di “vacche grasse”, pensiamo che gli unici da tutelare siano i dipendenti, anch’essi incolpevoli vittime dell’incapacità
degli amministratori. Potrebbe essere comunque necessario procedere ad una verifica del loro numero, dei loro stipendi (indiscrezioni davano livelli molto alti, che sembrano però avere già avuto delle correzioni negli ultimi tempi), e delle mansioni; pensiamo che possa essere opportuno valutare una specie di mobilità interna, volta ad individuare nuovi compiti e nuovi profili, funzionali
ad un efficientamento e ad una diversificazione rispetto ai ruoli svolti nel passato.
Per quanto riguarda gli Organi Amministrativi riteniamo invece sia necessaria una vera e propria rivisitazione. Il numero di 14 consiglieri nella deputazione Generale e 6 in quella Amministrativa è completamente assurdo ed esagerato, come sono fuori da ogni logica i compensi, i gettoni di presenza e forse altri benefit accessori.
In conclusione, considerati gli enormi cambiamenti che riteniamo necessari per attualizzare la Fondazione MPS al suo nuovo status e al suo nuovo ruolo, anche tenendo conto della massima attenzione all’etica in tempi di crisi come quelli che sta vivendo Siena, pensiamo che la migliore soluzione sia quella già proposta, e che ribadiamo, oltretutto del tutto legittima e prevista dagli articoli 8 comma 2 lettera C e 23 dello Statuto della Fondazione:
– procedere alla liquidazione dell’attuale Fondazione MPS, purtroppo ormai non più simbolo di efficienza e sapienza ma invece di fallimento e “mala gestio”, e creare una nuova Fondazione, completamente in mano alla Comunità Senese, con uno Statuto snello e con una “governance”
adeguata.
– L’azione iniziale dovrà essere mirata ad un rilancio dell’economia del territorio, e a perseguire in ogni sede tutti coloro che saranno ritenuti responsabili delle scelte scellerate che hanno determinato l’attuale situazione patrimoniale, siano essi persone fisiche, Enti governativi di controllo, Ministeri o altro.
– La nuova Fondazione potrà essere tranquillamente gestita da un unico Consiglio con un numero di componenti variabile da un minimo di 5 ad un massimo di 7, scelti tra figure Senesi in possesso di requisiti professionali o di appartenenza alla cultura del territorio. Per quanto riguarda i compensi, vista la situazione economica, è da valutare la nostra storica proposta di pensare a persone disponibili ad impegnarsi a titolo gratuito o con un minimo rimborso spese. Per l’elezione dei componenti il Consiglio la nostra proposta è di attuarla, tutta o per la maggior parte,
mediante un referendum consultivo di tutti i residenti nel territorio Senese, veri proprietari dell’Ente, con un unico voto di preferenza.
Associazione Pietraserena