La mozione presentata dai consiglieri Corradi e De Risi "sorprendentemente" bocciata dalla maggioranza
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Riceviamo e pubblichiamo dall’Associazione Pietraserena.
SIENA. La visione dell’interessante e preoccupante servizio sul problema dei costi della politica andato in onda mercoledì sera su LA7, ci dà l’opportunità di tornare sulla mozione presentata nel Consiglio Comunale di martedì scorso dai nostri consiglieri proprio su questo tema, sorprendentemente bocciata con il voto contrario della quasi totalità della maggioranza e l’astensione di parte dell’opposizione, e passata sotto un “assordante” silenzio.
Assicurando che nulla sapevamo della detta trasmissione, che ha puntualmente ribadito le nostre tesi, siamo rimasti veramente sorpresi, e di questo vogliamo correttamente informare i cittadini, che i consiglieri facenti riferimento ai partiti si siano sentiti attaccati e abbiano reagito con risibili e banali argomentazioni, apostrofando Corradi e De Risi di essere demagogici e fare “antipolitica”.
Ci piacerebbe quindi che questi signori spiegassero ai cittadini come facciano a non concordare con i seguenti passaggi di detta mozione:
– l’attuale richiesta di enormi sacrifici che non deve essere solo a carico dei cittadini;
– l’inaccettabile resistenza degli onorevoli a ridursi i privilegi;
– la condanna dei recenti e clamorosi episodi di distrazione di fondi da parte di un cassiere di partito, con probabili sconfinamenti nel penale, riportati dalle cronache nazionali;
– l’aggiramento del referendum popolare che aveva bocciato il finanziamento pubblico ai partiti;
– l’indignazione dei cittadini verso lo sperpero di soldi pubblici e il mancato controllo del loro utilizzo, che rischiano di accrescere la loro disaffezione verso la politica, o peggio ancora, di minare seriamente la credibilità delle Istituzioni;
– la richiesta che siano comunque garantiti i contributi ai partiti, anche ai movimenti più piccoli, ma che gli stessi devono essere estremamente contenuti negli importi, capillarmente rendicontati, e tenuti sotto stretta vigilanza da parte di organismi ben identificati o creati a tale scopo;
– l’invito al Comune di Siena di attivarsi per proporre la razionalizzazione, se non l’eliminazione, di enti ed uffici superflui (ben descritti nel servizio di LA7 e anche in inchieste di quotidiani locali), a livello sia locale che nazionale, che appaiono come inutili (o utili a qualcuno?) “stipendifici”, con enormi costi che ricadono inopportunamente sui cittadini, e che sembra condivisa dallo stesso Comune di Siena che ha recentemente apportato una riduzione di incarichi, almeno per quanto riguarda i dirigenti.
Non condividere queste proposte, che erano tese proprio ad evitare che i cittadini generalizzassero il loro giudizio negativo su tutta la politica, portandoli a non discernere tra chi lavora con correttezza e chi no, è stata, come detto, una vera sorpresa, tanto da indurci a pensare che queste disfunzioni e questi comportamenti deplorevoli siano più diffusi di quanto pensassimo, forse anche in ambiti locali.