SIENA. Dall’Asssociazione Pietraserena Siena riceviamo e pubblichiamo.
“E così, con quasi 5 anni di ritardo, e con una crisi del commercio ormai conclamata, sembra che la nostra proposta di un tavolo sui problemi del commercio, esposta nell’aprile 2020 in piena pandemia – vedi sito pietraserena.wordpress.com – poi ribadita e approfondita più volte, sia ora ritenuta valida, e addirittura copiata, più o meno da tutti. Non possiamo nascondere una certa delusione dell’inerzia tenuta da parte delle varie Amministrazioni Comunali, degli esponenti politici locali, ma anche delle Associazioni di categoria e di tutti gli Enti interessati in questi anni. Se si fosse intervenuti subito molto probabilmente oggi la città non sarebbe in questa drammatica situazione.
Caro affitti e relativi interventi a livello locale (ad esempio riduzione tributi e imposte) e/o nazionale (ad esempio introduzione del canone concordato per immobili commerciali alla stregua di quelli residenziali), esagerata occupazione di suolo pubblico, fondi chiusi e fatiscenti con conseguente degrado del Centro Storico sito Unesco, proliferare di negozi inadatti alla cultura e alla peculiarità di Siena, accesso al centro e mobilità, mancata tutela di botteghe storiche e/o a carattere artigianale e familiare, ripopolamento del centro storico, implementazione del turismo di qualità in tutto l’anno, sono alcuni temi più volte da noi evidenziati. Vogliamo anche ricordare che la nostra proposta è stata in gran parte condivisa dal candidato sindaco Fabio Pacciani in campagna elettorale 2023, e da lui rilanciata con una sua mozione in consiglio comunale nel giugno 2024, incredibilmente bocciata; a distanza di sei mesi sembra che poco o niente sia stato fatto e la situazione appare ancora peggiorata. Le recenti uscite e dichiarazioni di questi giorni, da parte di svariati politicanti, anche alcuni che hanno ricoperto ruoli nel passato, “a stalla vuota e buoi scappati”, oltre a copiare pedissequamente tante delle proposte contenute nella detta mozione, appaiono come un tentativo di recuperare una credibilità ormai perduta o la solita vuota ricerca di visibilità e consenso, se non una presa in giro nei confronti dei commercianti e della città.
Detto questo, non possiamo che essere contenti se ora qualche tentativo in questo senso verrà fatto, e ci auguriamo in un loro esito positivo, ma ci aspettiamo anche la opportuna onestà intellettuale nel riconoscere i ritardi e gli errori commessi in questi anni. Invitiamo i media ad essere parte attiva in questo nuovo percorso, iniziando da una ricostruzione precisa e onesta sui vari accadimenti, ma anche su chi questi temi ha sempre cercato, in più occasioni, purtroppo inascoltato, di metterli al centro del dibattito cittadino. E stimolando tutti gli enti interessati ad andare avanti con un tavolo, o cabina di regia che dir si voglia, strumento sicuramente importante di questo percorso. Come sempre diamo la nostra disponibilità per qualsiasi iniziativa in questo senso.
Augurandoci che il 2025 possa essere finalmente l’anno della svolta e della ripartenza di Siena, formuliamo i nostri migliori auguri a tutti i cittadini di Siena”.