Per l'associazione la proposta del sindaco De Mossi non deve restare lettera morta
SIENA. Dall’Associazione Pietra Serena riceviamo e pubblichiamo.
“Qualche giorno fa è uscita sui giornali la notizia della proposta del sindaco De Mossi di “un patto civico per una Siena più forte”.
Come associazione, che, da quasi 20 anni, si batte per un governo della città improntato agli interessi generali e non alle logiche di partito o gruppi di potere, questa proposta non può che suscitare un certo interesse. Vogliamo sperare infatti che non sia stata una semplice chiacchiera estiva, ma un tentativo di vera apertura alla cittadinanza per un impegno civico fuori dalle strategie politiche e strumentalizzazioni partitiche.
Del resto il risultato delle elezioni amministrative dello scorso anno ha dato un segnale chiaro: cambio di metodo di governo e attenzione alle istanze del civismo. Non si può trascurare infatti il successo complessivo dei raggruppamenti civici – circa il 63% dei votanti – contro il deludente risultato dei partiti – circa il 37 % – sicuramente indeboliti da gestioni politiche locali deficitarie (per non dire peggio), arroganti, poco rispettose dell’autonomia e dell’importanza del nostro territorio e, non di rado, “consociative”, con accordicchi – talvolta sottobanco – a scapito del vero interesse della città.
Noi crediamo che una città viva e pronta per le sfide del futuro debba fondarsi davvero su un “patto” tra amministratori e amministrati, incardinato su solide basi di confronto e partecipazione dei cittadini alle scelte strategiche per lo sviluppo della città.
Siamo quindi disponibili ad iniziare da subito un percorso di dibattito e condivisione (ben codificato e strutturato!) su proposte, idee e progetti, alla cui base, tuttavia, chiediamo uno spirito civico genuino e un completo rinnovamento di metodi e di persone, perché crediamo che per guardare con fiducia al futuro, cosa indubbiamente prioritaria, è necessario fare tesoro dei gravi errori commessi in passato e della “memoria storica” degli avvenimenti cittadini degli ultimi 20 anni.
Abbiamo visto infatti quali disastri siano stati causati dal passato sistema di potere autoreferenziale, clientelare e schivo alle logiche di trasparenza e condivisione sulle scelte per la città. Allora, voltiamo pagina per davvero?”.