"E' anacronistico che l'ente sia di natura bancaria, meglio dun fondazione del territorio"
SIENA. Dall’Associazioen Pietra Serena riceviamo e pubblichiamo.
“Abbiamo letto il comunicato della Fondazione MPS in merito al Documento programmatico previsionale per l’anno 2019.
Tra le varie cose non ci piace affatto, ma non ci sorprende, il passaggio in cui si parla di “un anno di sofferenza negli introiti”, facendo con questo ipotizzare un altro bilancio non facile, gravato da pesanti spese amministrative, ma soprattutto da una eventuale minusvalenza per quanto riguarda la gestione di gran parte del patrimonio, compresi quei 240 milioni di Euro affidati a Quaestio Capital Fund. Avevamo già chiesto nell’ottobre 2015, a fronte di una vistosa perdita negli investimenti, se fosse giusto che la Fondazione MPS, pur avendo nel proprio organico numerosi dirigenti e consulenti, si rivolgesse ad un Fondo, non italiano, pagando anche cospicui costi di gestione, per poi vedere il proprio patrimonio ancora depauperato. Avevamo anche chiesto se gli investimenti effettuati dalla Fondazione MPS fossero stati fatti con strumenti adeguati al criterio prudenziale di rischio previsto dallo Statuto, o siano invece andati in totale contrasto con lo stesso. Non ci furono date risposte, per poi vedere una esagerata soddisfazione degli Organi Amministrativi negli anni seguenti, a fronte di un modesto ritorno agli utili della Fondazione MPS, riferibile esclusivamente al buon andamento dei mercati finanziari (ma con gli investimenti ancora sotto al Benchmark di riferimento).
Non sarebbe la prima volta che gli Organi Amministrativi portano la Fondazione MPS ad avere cospicue perdite in bilancio; dobbiamo ancora una volta ricordare che il patrimonio della Fondazione MPS, o almeno quel poco che rimane dopo le scellerate gestioni precedenti, non appartiene a loro ma è di proprietà della comunità senese, e quindi il primo obiettivo doveva, e deve, essere una gestione attenta e prudente, oltre che in linea con i dettami dello Statuto.
Per questo motivo chiediamo agli Enti Nominanti, a partire dal Comune di Siena e dalla Regione Toscana, di fare i dovuti approfondimenti ed esprimere una loro valutazione su eventuali criticità della gestione del patrimonio della Fondazione MPS.
Richiamando anche la necessità di valutare come svincolare la Fondazione MPS dalla sua ormai anacronistica natura di Fondazione bancaria, al fine di costituire una nuova Fondazione del territorio, che possa raccogliere i mandati e le azioni già intraprese, e soprattutto che possa essere la destinataria del residuo patrimonio della Fondazione MPS, da gestire ed impiegare per i bisogni e le necessità del territorio di riferimento.
Ricordiamo che in più occasioni, anche da parte di forze facenti della nuova amministrazione, erano stati presi impegni per un totale cambiamento di persone e di metodi. Ci auguriamo che questi siano mantenuti quanto prima.”