Il commento dell'associazione al consesso monotematico sulla Fondazione Mps
SIENA. Dopo una pausa di riflessione è necessario un sintetico commento sul Consiglio Comunale straordinario in merito alla Banca e Fondazione Mps; un consesso davvero strano dove chi prima era maggioranza ora vorrebbe sembrare opposizione, chi è, ed era, maggioranza, vota con l’opposizione e chi è opposizione vota con la maggioranza.
Il risultato complessivo purtroppo è deludente. In un momento nel quale sarebbe stata fondamentale l’unitarietà del Consiglio, possibile con un radicale cambio di metodo rispetto al passato e maggiore onestà intellettuale, la maggioranza ha dato prova di frammentarietà, scarsa organizzazione e poco acume politico.
Da sottolineare l’atteggiamento ragionevole e disponibile di alcune componenti della minoranza, e, soprattutto per quanto ci riguarda, il corretto comportamento della Lista Civica Cittadini di Siena che, pur attrice della mozione più coerente, subito appoggiata da un incisivo emendamento del consigliere Aurigi del Movimento 5 Stelle aggiornato a quanto appreso dalla Fondazione in occasione della Conferenza dei Capigruppo, non ha esitato a ritirarla per favorire una mozione unitaria del Consiglio al fine di privilegiare come sempre l’interesse della Comunità e non il proprio. L’opportunità di detta operazione sembrava recepita anche dalla maggioranza che ha però trovato un insormontabile ostacolo da parte del capogruppo PD, chissà se consigliata da qualche suggeritore.
Per maggiore comprensione proviamo a spiegare la mozione presentata dal consigliere Tucci, schematica ma attenta ai contenuti e quindi in controtendenza rispetto alle altre presentate, esageratamente prolisse e formulate per confondere le idee e non dire niente.
Cittadini di Siena ha chiesto semplicemente il rinvio della decisione da parte della Fondazione, sia per dare un ulteriore segnale di delegittimazione agli attuali vertici della Fondazione, ormai in scadenza e attori di scelte errate, sia per non cedere a quella che riteniamo una chiara e arrogante provocazione del Presidente MPS Profumo. Non abbiamo infatti altro modo per interpretare i tempi troppo rapidi della richiesta di abolizione del limite del 4%,; considerato che basterebbe infatti aspettare solo quindici giorni per consentire la nomina dei nuovi vertici della Fondazione e non dare adito a sospetti, questa fretta sembra indicare solo la prosecuzione di un disegno mirato a portare via da Siena la Banca, e/o la volontà di nascondere qualcosa.
Dopo anni di scelte folli e comportamenti discutibili, anche da parte delle autorità nazionali, una proroga di due mesi, utile anche per un percorso informativo nei confronti dei cittadini, è doverosa e necessaria per una decisione così delicata.
La proposta di rinvio non originava da ottusi e inutili pregiudizi sull’eventuale abolizione del limite del 4%, ma pretendeva solo una tempistica corretta per dare alla Comunità un’opportuna trasparenza e quella effettiva partecipazione mai permessa in passato.
L’intervento del Sindaco Valentini, le critiche e i propositi di chiarezza espressi in merito all’accertamento delle responsabilità tecniche e politiche di chi ha distrutto la Banca MPS, la Fondazione MPS e l’intero territorio, sono finalmente in linea con tutte le nostre posizioni e analisi degli ultimi anni e si potrebbero definire una sorta di “outing” del PD. Non abbiamo invece apprezzato né i giudizi negativi espressi nei suoi confronti per tali, pur forti, dichiarazioni, né il fatto che nel dispositivo della mozione approvata il Sindaco non sia andato fino in fondo, forse cedendo a correnti legate al vecchio e fallito Sistema Siena. Dai contenuti e dagli impegni della sua campagna elettorale ci aspettavamo un comportamento diverso, più deciso e veramente innovativo.
Rimaniamo anche stupiti dalla consueta obbedienza e dalla mancanza di capacità critica e di umiltà da parte di tanti consiglieri comunali, di maggioranza ma anche di opposizione, che sembrano non rendersi conto di fare, o aver fatto, parte di quel Sistema che negli ultimi anni ha sbagliato tutte le scelte su Banca e Fondazione MPS, portando il territorio in questa grave crisi. Considerata la loro poca dimestichezza sull’argomento, da qualcuno anche ammessa nella discussione in Consiglio, ci aspettavamo che questa volta ci fosse una maggiore attenzione alle opinioni di quella parte di opposizione che per anni ha dimostrato in ogni sede di saper fare analisi corrette e lungimiranti che, se ascoltate, avrebbero impedito questa drammatica situazione.
Errare è umano, perseverare è diabolico.
Sforzandoci di essere ottimisti e costruttivi, per il rispetto che portiamo verso la nostra Città, ci auguriamo che questa mossa “falsa” sia dovuta alla grave emergenza e alla ristrettezza dei tempi. In futuro ci aspettiamo dal Sindaco la dimostrazione di essere libero da condizionamenti e da ipoteche per attuare quel nuovo stile di governo, innovativo, trasparente e partecipativo indispensabile per risollevare Siena.
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