SIENA. Dall’associazione Pietra Srena riceviamo e pubblichiamo.
“Il processo di Milano ha visto il rinvio a giudizio di Profumo e Viola per aggiotaggio e falso in bilancio, nonostante la poco comprensibile richiesta di proscioglimento avanzata ben due volte dalla Procura milanese.
Questo passaggio, per niente scontato, anche considerando i tanti procedimenti in merito alla Banca ad oggi finiti nel nulla, e che potrebbe aprire nuovi scenari anche in altri ambiti, sembra dare ragione a chi ha portato avanti questa “battaglia di verità”, con grande coraggio e senso civico, e non ritenendo ammissibile che si continuasse a definire realistici i bilanci della Banca MPS dal 2009 al 2014, nonostante le varie chiarissime relazioni e i pareri autorevoli che indicavano la possibilità di contabilizzazioni non corrette, e quindi di bilanci falsi.
Siamo però costretti a fare una precisazione, anche per stoppare i soliti tentativi di “salto sul carro” e di mettere patetiche bandierine da parte di personaggi e partiti vari, anche di quelli che, a nostro giudizio, hanno evidenti responsabilità politiche nel disastro Banca e Fondazione MPS. L’opposizione all’archiviazione a questo procedimento, chiesta dalla Procura di Milano lo scorso anno, porta alcune firme precise, ovvero, oltre a quelle dell’Ing, Bivona e di Associazioni nazionali di categoria, anche, e solo, la nostra e quella di altri 4 Cittadini di Siena. Infatti, nonostante i tanti solleciti e le ripetute richieste, nessun esponente di partito, o delle Istituzioni locali, ha mai dato la disponibilità in quello che ritenevamo addirittura un preciso dovere di rappresentanti della Comunità. Hanno anche in questo caso lasciato soli comuni Cittadini, e due Associazioni locali, in un passaggio comunque delicato e non facile. Fortunatamente il gruppo costituito da Buongoverno MPS, Pietraserena, Cittadini, Avvocato Falaschi e Ingegner Bivona, non ha avuto esitazioni fino al risultato ottenuto.
Invitiamo quindi chi non ha avuto questo senso civico, e nessuno, o trascurabile, ruolo in questa vicenda, a non fare ridicole strumentalizzazioni, o tentativi di appropriarsi meriti non propri, magari per inaccettabili ritorni elettorali. La serietà e il rispetto dei Cittadini si dimostra anche evitando “furbate” di questo tipo.
Se ora certe persone vogliono riacquistare un minimo di credibilità, possono benissimo mettersi in contatto con il Buongoverno MPS e dare finalmente la loro disponibilità nel proseguire insieme l’azione a tutela della Banca MPS, dei suoi dipendenti, azionisti e risparmiatori”.