PIENZA. Claudio Serafini, candidato a sindaco del centrosinistra, nel corso della prima iniziativa della campagna elettorale svoltasi giovedì (16 aprile), nell'affollata Sala convegni San Carlo di Pienza e dedicata alla sanità, ha affermato: “Noi vogliamo che l'azione del Comune continui a sostenere il consolidamento e lo sviluppo dei servizi socio – sanitari sul territorio e il mantenimento di tutti quelli ospedalieri e sanitari”.
“I continui tagli del governo agli enti locali – ha affermato Serafini – hanno messo in grave difficoltà i Comuni. La scommessa, di fronte a questo scenario, sarà quella di mantenere e migliorare i servizi nella nostra cittadina. In questi mesi abbiamo molto discusso del passaggio di Pienza dalla Società della salute della Valdichiana alla nuova zona Amiata Val d’Orcia che dovrà essere un centro di programmazione, di integrazione dello sviluppo economico, in particolare dell'agricoltura, dei servizi associati e di quelli socio – sanitari. Con il contributo dei singoli comuni e dei cittadini alcuni servizi associati dovranno essere rafforzati ed altri migliorati”.
“Ci muoveremo – ha continuato il candidato – su due piani: da un lato cercheremo di rafforzare i servizi di cui oggi possiamo usufruire: i ricoveri ospedalieri come destinazione; i presidi sanitari; le prestazioni specialistiche; le cure primarie e l’assistenza domiciliare sociale – diagnostico; la rete dell’emergenza territoriale il 118 e l'accesso alle case di riposo. Dall’altro proporremo un percorso politico – amministrativo per l'istituzione di un'unica società della salute tra le due zone socio – sanitarie della Val di Chiana e dell'Amiata Val d'Orcia, per avere più risorse ”.
Nel corso dell’iniziativa, inoltre, Serafini ha lanciato alcune proposte: “Il Comune di Pienza, fino ad oggi, ha svolto un grande lavoro per garantire servizi efficienti e di qualità. Dovremo continuare in quella direzione, guardando anche alle nuove sfide che si presenteranno. Penso, per esempio, all’ampliamento del nido domiciliare; alla ristrutturazione degli ex Macelli che consentirà, la costruzione di sei alloggi per anziani soli, ma autosufficienti; spazi e sedi per le associazioni del volontariato. Vogliamo aumentare, inoltre, i prelievi ematici ambulatoriali a Pienza aprendo un punto di prelievo a Monticchiello e istituire una corsa sperimentale settimanale da Pienza e Monticchiello verso l'ospedale di Nottola, per visite ambulatoriali e per visite ai parenti ricoverati”.
Altro tema al centro della discussione è stato quello degli anziani: “A Pienza – ha detto Serafini – ci sono tre ultrasessantacinquenni per ogni adolescente. La maggioranza dei nostri anziani oggi è in grado di prendersi cura di sé, ma ragionando in prospettiva, dobbiamo tenere conto che la cura e l’assistenza ai non-autosufficienti saranno alcune priorità da risolvere. L’idea di realizzare una casa di riposo è un tema antico a Pienza. Per rispetto della dignità e di aiuto alla persona, la sfida è quella di aiutare le famiglie a tenere in casa le persone non autosufficienti. Compatibilmente con le risorse e la programmazione sociosanitaria, dunque, dovremo cercare di proporre Pienza per realizzare una Casa di riposo e, al contempo, vogliamo rimanere al fianco delle famiglie e delle associazioni del volontariato”.
“I continui tagli del governo agli enti locali – ha affermato Serafini – hanno messo in grave difficoltà i Comuni. La scommessa, di fronte a questo scenario, sarà quella di mantenere e migliorare i servizi nella nostra cittadina. In questi mesi abbiamo molto discusso del passaggio di Pienza dalla Società della salute della Valdichiana alla nuova zona Amiata Val d’Orcia che dovrà essere un centro di programmazione, di integrazione dello sviluppo economico, in particolare dell'agricoltura, dei servizi associati e di quelli socio – sanitari. Con il contributo dei singoli comuni e dei cittadini alcuni servizi associati dovranno essere rafforzati ed altri migliorati”.
“Ci muoveremo – ha continuato il candidato – su due piani: da un lato cercheremo di rafforzare i servizi di cui oggi possiamo usufruire: i ricoveri ospedalieri come destinazione; i presidi sanitari; le prestazioni specialistiche; le cure primarie e l’assistenza domiciliare sociale – diagnostico; la rete dell’emergenza territoriale il 118 e l'accesso alle case di riposo. Dall’altro proporremo un percorso politico – amministrativo per l'istituzione di un'unica società della salute tra le due zone socio – sanitarie della Val di Chiana e dell'Amiata Val d'Orcia, per avere più risorse ”.
Nel corso dell’iniziativa, inoltre, Serafini ha lanciato alcune proposte: “Il Comune di Pienza, fino ad oggi, ha svolto un grande lavoro per garantire servizi efficienti e di qualità. Dovremo continuare in quella direzione, guardando anche alle nuove sfide che si presenteranno. Penso, per esempio, all’ampliamento del nido domiciliare; alla ristrutturazione degli ex Macelli che consentirà, la costruzione di sei alloggi per anziani soli, ma autosufficienti; spazi e sedi per le associazioni del volontariato. Vogliamo aumentare, inoltre, i prelievi ematici ambulatoriali a Pienza aprendo un punto di prelievo a Monticchiello e istituire una corsa sperimentale settimanale da Pienza e Monticchiello verso l'ospedale di Nottola, per visite ambulatoriali e per visite ai parenti ricoverati”.
Altro tema al centro della discussione è stato quello degli anziani: “A Pienza – ha detto Serafini – ci sono tre ultrasessantacinquenni per ogni adolescente. La maggioranza dei nostri anziani oggi è in grado di prendersi cura di sé, ma ragionando in prospettiva, dobbiamo tenere conto che la cura e l’assistenza ai non-autosufficienti saranno alcune priorità da risolvere. L’idea di realizzare una casa di riposo è un tema antico a Pienza. Per rispetto della dignità e di aiuto alla persona, la sfida è quella di aiutare le famiglie a tenere in casa le persone non autosufficienti. Compatibilmente con le risorse e la programmazione sociosanitaria, dunque, dovremo cercare di proporre Pienza per realizzare una Casa di riposo e, al contempo, vogliamo rimanere al fianco delle famiglie e delle associazioni del volontariato”.