Il candidato sindaco di Per Siena ha presentato il suo programma "completo ma semplice da leggere"
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di Augusto Mattioli
SIENA. “Abbiamo i numeri per far tornare grande la nostra Siena”. Con questo slogan si apre il programma che Pier Luigi Piccini, candidato sindaco della lista civica Per Siena, ha presentato questa mattina a Costalpino “non un documento corposo ma qualcosa di più snello perché più semplice da leggere e da capire”. In quattordici punti tutte le proposte, le idee per la Siena che verrà .
“Un progetto completo – lo ha definito Piccini, che si fa forte della sua esperienza di primo cittadino – su cui si è lavorato a lungo”. Per titoli i punti più significativi del programma. La mobilità con la proposta di adottare in piano operativo urbanistico, con nuove tecnologie per servizi personalizzati, mezzi pubblici gratis, da potenziare, parcheggi scambiatori, apertura di aree di sosta, attuazione del piano di mobilità sostenibile. La sicurezza, controllo sociale e via alle barriere architettoniche. Quindi sanità e servizi sociali adeguati, solidarietà, servizi e integrazione. Poi sinergie per risolvere i problemi del lavoro della crescita. Sostegno ai disoccupati, musei, bus e impianti sportivi gratis. Quindi capacità di attrarre investimenti, un nuovo turismo. Siena vetrina del mondo con l’agroalimentare, i museo e la formazione. Non manca lo sport con la proposta della cittadella del cavallo a Pian del Lago. E ovviamente anche il Palio. Piccini ha detto di voler chiedere al Ministero che sia riconosciuto come bene culturale, che il drappellone venga realizzato da grandi artisti, che ci siano certezze nella giustizia paliesca.
La cultura appare un tema su cui Piccini punta visto che Siena dovrebbe essere il primo distretto culturale del nostro Paese. Attenzione anche alle politiche di genere con scelte orientate all’uguaglianza tra uomini e donne. E infine riqualificazione della macchina amministrativa. Viene proposta l’istituzione di un ispettore dei lavori per controllare l’esecuzione corretta delle opere. E inoltre tutela della democrazia interna del Comune con le minoranze che esprimeranno la presidenza della Commissione di garanzia e controllo, la presidenza del Consiglio Comunale e i sindaci revisori.
Per quanto riguarda le nomine del Comune Piccini ha detto che “ occorre rendere tutto pubblico lavorando su competenze e professionalità”. E riguardo a quelle della Fondazione Mps ha sottolineato che “risentono di una logica antica”.
Infine, in merito all’intenzione di De Mossi , se eletto sindaco, di chiedere il mandato agli attuali nominati Piccini gli ha ricordato “la Fondazione è autonoma. Lui dice troppe volte io”. L’ex sindaco concludendo ha rivendicato quanto fatto in passato in questa città” dove sono state fatte anche cose buone. Certo c’è stata una parentesi negativa. Per quanto mi riguarda penso di essere la continuità del buon governo di questa città”.