SIENA. Da Pierluigi Piccini riceviamo e pubblichiamo.
“Ieri sera Fabio Pacciani, durante il dibattito a Canale 3, ha sollevato un problema che ha trovato impreparata la Nicoletta Fabio, rassicurata solo in parte da: “un no non è vero” del Castagnini. Il candidato del Polo Civico ha fatto notare, secondo le informazioni di cui è in possesso, che nel prossimo CDA del Monte dei Paschi non ci sarà un rappresentante di Siena. Tale assenza è dovuta ad un accordo tra il partito di maggioranza relativa, Fratelli d’Italia e il partito di Renzi, Italia Viva. Accordo che sarebbe alla base di uno scambio di favori tra i due partiti in riferimento alla copertura in altri incarichi. Se ciò risponde a verità avremo modo di verificarlo a breve prima delle stesse elezioni amministrative.
C’è da domandarsi, a questo punto, quanto peso specifico abbia il rappresentante di Fratelli d’Italia, Francesco Michelotti. E perché proprio Italia Viva? E perché un accordo sulla Banca con tutto ciò che significa per Siena? Accordo con quei renziani, che, come Scaramelli, stanno per allearsi con il gruppo del ricciarello magico. Quel gruppo che ha deciso di mettersi insieme rendendone più facile l’individuazione. Quelli che hanno governato con i partiti del centrodestra attualmente rappresentati dalla Fabio. Lo stesso gruppo che ha reso impossibile l’individuazione di un candidato unico e che è stato costretto a pescarne uno internamente a loro stessi. Strane convergenze che potrebbero far pensare che poi la divisione tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia e il ricciarello magico sia solo una burla che svanirà al momento del ballottaggio finale. Tatticamente necessaria per ridare una presunta “verginità” ai partiti del centrodestra, responsabili con il ricciarello magico della gestione De Mossi.
Anche per Estra da quanto è dato sapere, i senesi ne usciranno penalizzati: il nuovo amministratore delegato sarà Paolo Abati, il direttore Fabio Cannari, senese, che esce, però, dal CDA. Qui si dimostra la debolezza del Pd con il centrodestra che ignora Siena e il suo territorio. Situazioni che hanno bisogno di una inversione uscendo da una logica di equilibri di partito che penalizzano Siena”.
