sull’indagine promossa dal Comune «Curioso che si chieda ai cittadini e non al Governo se lo Stato debba investire maggiormente in sanità.»
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SIENA. Il Pd Siena, consapevole dell’importanza del servizio sanitario e del momento di sofferenza che questo sta vivendo, ha previsto per venerdì 31 gennaio un momento di presentazione e condivisione con la cittadinanza del Piano socio-sanitario integrato regionale, contenente le strategie future che la Toscana ha messo in campo per tutelare e garantire il diritto alla salute.
«Il Piano socio-sanitario integrato regionale costituisce un elemento importante di programmazione, la bussola che orienterà i passi della sanità toscana nei prossimi anni: una sanità prossima sul territorio, che garantisce un’assistenza capillare attraverso i propri presidi e che coniuga le professionalità sanitarie con la straordinaria energia dell’ambito socio-assistenziale.»
Il Pd cittadino, attraverso le parole della segretaria Rossana Salluce, rinnova il proprio impegno a tutela della sanità pubblica e universalistica come modello da difendere contro i tagli e il cronico sottofinanziamento del governo Meloni.
«Il Piano socio-sanitario, ambizioso negli obiettivi e concreto nell’individuare le modalità per raggiungerli, individua un modello di welfare sociale e sanitario ma necessita di un massiccio investimento in sanità.
Come comunità democratica, estendiamo l’invito a partecipare anche all’Amministrazione comunale di Siena, che immaginiamo preoccupata come noi per la mancanza di finanziamenti adeguati per la sanità pubblica.
Anziché chiedere ai cittadini – la cui opinione è sacrosanta – se lo Stato debba investire di più in sanità, sarebbe stato più opportuno che il Comune si fosse fatto carico della richiesta di finanziamenti adeguati direttamente al Governo di cui condivide la linea politica.
Per la verità, non si ricordano interventi particolari o rilevanti azioni promosse dal Comune di Siena all’interno della società della salute, organismo centrale nella programmazione dei servizi: è anzi curioso che il Comune di Siena abbia realizzato un’indagine più in ottica elettorale che per condivisione dei bisogni dei cittadini per rilevare il gradimento di un servizio – quello sanitario – che non è di sua diretta competenza, senza precisarne gli scopi e, soprattutto, senza indicare l’utilizzo che sarà fatto dei dati raccolti. Immaginiamo non vi siano particolari difficoltà, soprattutto dal punto di vista politico, a realizzare indagini analoghe sui servizi che la legge riserva all’ente comunale, dal decoro urbano ai servizi alle famiglie e alle politiche per la casa.»