Ora tocca alle autorità di vigilanza controllare la fattibilità delle azioni di risanamento
di Red
SIENA. Le pressioni sul titolo MPS nella giornata di giovedì hanno portato a perdite importanti -5,12% a euro 0,3189, forse colpa di errate considerazioni sui movimenti di Mediobanca. Il titolo non deve salire alla svelta, se si vuole permettere ai grandi fondi internazionali di fare buoni affari in Terra di Siena. Però ha distratto molti da quello che stava succedendo a Londra, dove l’Eba ha riunito il suo Consiglio di Vigilanza e in serata ha emesso il comunicato, in cui fa una prima valutazione complessiva dei piani di capitale delle banche.
A giudizio dell’ente detti piani di ricapitalizzazione determinano ”un surplus di capitale di circa il 26%, lasciando un margine di tolleranza nel caso certe decisioni delle banche non si materializzassero”. Le azioni presentate “si concentrano prevalentemente su misure dirette di capitale, che rappresentano il 96% del deficit di capitale e il 77% del totale delle azioni proposte. La maggior parte di questi sono raccolta di capitali, utili non distribuiti e la conversione di ibridi a common equity. Le misure che incidono attività di rischio ponderate (RWA) rappresentano il restante 23% del totale delle azioni”.
Ne consegue che il sistema bancario europeo avrà la capacità entro giugno 2012 di raggiungere il target del 9% di Core Tier 1 (capitale di primo livello). Modesto, secondo l’autorità europea, e relativo l’impatto delle misure di ricapitalizzazione, compresi gli aiuti di stato, sul sistema economico: ”meno dell’1% dell’offerta di credito all’economia”. Riguardo alle prossime tappe, Eba comunica che “l’analisi valuterà la credibilità di misure quali le previsioni di utili portati a nuovo, l’efficacia del processo per l’approvazione dei nuovi modelli avanzati e l’affidabilità delle ipotesi alla base della prevista cessione delle attività e il loro impatto geografica. Durante questo processo, i piani di capitale possono essere impugnate e in alcuni casi rivisti. Se le previsioni di guadagno, o altre ipotesi che, guardano ottimisti, back-up dei piani sarà richiesto. Riduzione dei requisiti patrimoniali per i nuovi modelli saranno soggetti al controllo consolidando supervisori e dei Collegi. Le banche dovrebbero aspettarsi di ricevere indicazioni chiare sui loro piani delle autorità nazionali ai primi di marzo dopo di che il consiglio di EBA di autorità di vigilanza continueranno a monitorare la fattibilità dei piani prima della scadenza di giugno. Tutte le autorità nazionali segnalato il loro impegno a rispettare la raccomandazione utilizzando i loro poteri di vigilanza”.
Stress test: il consiglio dell’Eba ha deciso che il prossimo stress test sulla solidità patrimoniale della banche Ue non è previsto prima del 2013. Quindi, come riteniamo di aver capito traducendo il linguaggio finanzial-politichese, il quadro è ottimo ma i particolari si potranno discutere, limare, modificare: la strada per il recupero è ormai in discesa anche per Siena, come previsto il buffer è un bluff, che ha fatto digerire misure impopolari e oligopolistiche altrimenti indigeribili.
Tra le tante misure che sono state prese dal Monte dei Paschi, sono in arrivo – come previsto dal piano industriale – i tagli di sportelli e conseguentemente di personale. In tutta Italia verranno chiusi nell’anno in corso 50 piccoli sportelli con il passaggio di 70 persone alla rete commerciale. E’ il primo passo di un iter che porterà alla chiusura di 150 sportelli, gran parte dei quali troppo vicini ad altre filiali del gruppo o sotto-performanti.
Ai sindacati, che solo il 12 gennaio erano stati rassicurati – mentre chiedevano le dimissioni di Mussari e Mancini – dal sindaco di Siena sulle “prospettive industriali del gruppo” ed esclusi ipso facto dalla concertazione sul piano di risanamento, è stato comunicato che queste filiali saranno trasformate per sei mesi in sportelli “avanzati” (cioè con un solo operatore), che dovranno aiutare la clientela a trasferirsi nelle filiali più vicine. Il secondo passo pare che riguarderà una verifica di razionalizzazione di altre 100 filiali già individuate.
(Foto Corrado De Serio)