di Fabrizio Pinzuti
AMIATA. Non tutta la politica va in vacanza e nei giorni scorsi a Piancastagnaio, nella sede del gruppo di Prospettiva Comune, si è tenuto un incontro delle liste di cittadinanza che si sono presentate alle ultime elezioni per fare il punto della situazione e definire le tappe di una strategia condivisa per un lavoro unitario sull'intero territorio. Erano presenti i rappresentanti di Castel del Piano, Arcidosso, Castell'Azzara, Piancastagnaio, Abbadia San Salvatore, Castiglione d'Orcia, Radicofani, Pienza; era impossibilitata a partecipare la rappresentanza di Santa Fiora.
I punti all'ordine del giorno erano il percorso per la ripubblicizzazione del servizio idrico, la condivisione della mozione da presentare congiuntamente nei vari Comuni, l'organizzazione in contemporanea di iniziative pubbliche di divulgazione e partecipazione ma la discussione si è allargata anche all'organizzazione pratica del coordinamento e a temi di interesse comune su cui lavorare e sulla messa a punto di un metodo di lavoro snello ed efficace.
La riflessione si è concentrata sull'opportunità di far precedere la presentazione delle mozioni sulla ripubblicizzazione dell'acqua da una serie di iniziative pubbliche di divulgazione ed informazione, magari alla presenza dei rappresentanti del Forum Nazionale dell'acqua e di altre realtà nazionali, cercando di coinvolgere sindacalisti e rappresentanti delle maggioranze comunali sensibili al tema. Questo per aumentare l'efficacia dell'azione, per condividere e sensibilizzare le popolazioni sulla gestione, da tutti definita pessima, del servizio, sugli aumenti ingiustificati, sulle tariffe illegittime per la depurazione e, prossimamente, per l'incomprensibile cauzione che verrà richiesta agli utenti dall'Acquedotto del Fiora. La mozione vera e propria come atto consiliare dovrebbe seguire questo momento di informazione. Ancora da riflettere c'è sulla opportunità di accompagnare la mozione con una raccolta di firme, non sempre incisiva, come dimostrato da alcune recenti esperienze, ma comunque sempre indicativa del consenso popolare.
Ogni lista si impegna a fornire in tempi brevi i nominativi di due rappresentanti facenti parte del comitato di coordinamento, avente le funzioni di fissazione delle riunioni da tenere a turno in ogni comune, di predisposizione dell'ordine del giorno e stesura dei verbali, di raccordo tra le diverse realtà comunali, di scelta dei metodi di divulgazione delle informazioni. Tutti i presenti si sono trovati d'accordo nella scelta delle priorità su cui lavorare e cioè acqua, rifiuti, ambiente, territorio e Parco dell'Amiata. Il metodo potrebbe essere quello delle commissioni di lavoro composte dal maggior numero di rappresentanti per ogni Comune, privilegiando possibilmente i non eletti. E' stato unanimemente convenuto che per costruire un modo diverso di fare politica trasparente, partecipato, dal basso è importante approfondire i temi, studiare, informarsi, scambiare idee ed esperienze, crescere; si deve essere operativi e propositivi, immaginando di governare, per essere in grado di controllare al meglio la gestione politica degli enti locali. Pienza invece, che ha la grande opportunità di governare, ha bisogno dell'appoggio, del contributo pratico e di idee di tutti. Si può, è stato concluso, fare una buona politica lavorando dal basso con trasparenza ed onestà; fra cinque anni l'esempio di Pienza potrebbe essere seguito anche in altri Comuni. Ci sono in proposito bellissime esperienze in Italia e nel mondo; in fondo c'è da inventare poco e da conoscere molto, adattando quanto già realizzato alle nostre realtà. A tal proposito è stata consigliata la lettura del libro di Marco Boschini e Michele Dotti intitolato “L'anticasta”, in cui si possono trovare molti stimoli interessanti.
AMIATA. Non tutta la politica va in vacanza e nei giorni scorsi a Piancastagnaio, nella sede del gruppo di Prospettiva Comune, si è tenuto un incontro delle liste di cittadinanza che si sono presentate alle ultime elezioni per fare il punto della situazione e definire le tappe di una strategia condivisa per un lavoro unitario sull'intero territorio. Erano presenti i rappresentanti di Castel del Piano, Arcidosso, Castell'Azzara, Piancastagnaio, Abbadia San Salvatore, Castiglione d'Orcia, Radicofani, Pienza; era impossibilitata a partecipare la rappresentanza di Santa Fiora.
I punti all'ordine del giorno erano il percorso per la ripubblicizzazione del servizio idrico, la condivisione della mozione da presentare congiuntamente nei vari Comuni, l'organizzazione in contemporanea di iniziative pubbliche di divulgazione e partecipazione ma la discussione si è allargata anche all'organizzazione pratica del coordinamento e a temi di interesse comune su cui lavorare e sulla messa a punto di un metodo di lavoro snello ed efficace.
La riflessione si è concentrata sull'opportunità di far precedere la presentazione delle mozioni sulla ripubblicizzazione dell'acqua da una serie di iniziative pubbliche di divulgazione ed informazione, magari alla presenza dei rappresentanti del Forum Nazionale dell'acqua e di altre realtà nazionali, cercando di coinvolgere sindacalisti e rappresentanti delle maggioranze comunali sensibili al tema. Questo per aumentare l'efficacia dell'azione, per condividere e sensibilizzare le popolazioni sulla gestione, da tutti definita pessima, del servizio, sugli aumenti ingiustificati, sulle tariffe illegittime per la depurazione e, prossimamente, per l'incomprensibile cauzione che verrà richiesta agli utenti dall'Acquedotto del Fiora. La mozione vera e propria come atto consiliare dovrebbe seguire questo momento di informazione. Ancora da riflettere c'è sulla opportunità di accompagnare la mozione con una raccolta di firme, non sempre incisiva, come dimostrato da alcune recenti esperienze, ma comunque sempre indicativa del consenso popolare.
Ogni lista si impegna a fornire in tempi brevi i nominativi di due rappresentanti facenti parte del comitato di coordinamento, avente le funzioni di fissazione delle riunioni da tenere a turno in ogni comune, di predisposizione dell'ordine del giorno e stesura dei verbali, di raccordo tra le diverse realtà comunali, di scelta dei metodi di divulgazione delle informazioni. Tutti i presenti si sono trovati d'accordo nella scelta delle priorità su cui lavorare e cioè acqua, rifiuti, ambiente, territorio e Parco dell'Amiata. Il metodo potrebbe essere quello delle commissioni di lavoro composte dal maggior numero di rappresentanti per ogni Comune, privilegiando possibilmente i non eletti. E' stato unanimemente convenuto che per costruire un modo diverso di fare politica trasparente, partecipato, dal basso è importante approfondire i temi, studiare, informarsi, scambiare idee ed esperienze, crescere; si deve essere operativi e propositivi, immaginando di governare, per essere in grado di controllare al meglio la gestione politica degli enti locali. Pienza invece, che ha la grande opportunità di governare, ha bisogno dell'appoggio, del contributo pratico e di idee di tutti. Si può, è stato concluso, fare una buona politica lavorando dal basso con trasparenza ed onestà; fra cinque anni l'esempio di Pienza potrebbe essere seguito anche in altri Comuni. Ci sono in proposito bellissime esperienze in Italia e nel mondo; in fondo c'è da inventare poco e da conoscere molto, adattando quanto già realizzato alle nostre realtà. A tal proposito è stata consigliata la lettura del libro di Marco Boschini e Michele Dotti intitolato “L'anticasta”, in cui si possono trovare molti stimoli interessanti.