SIENA. E’ estremamente facile e scioccante, anche per i non addetti ai lavori, fare due conti per verificare che, in soli 6 mesi, il titolo MPS ha bruciato tutto l’aumento di capitale sottoscritto a giugno, ovvero 5 miliardi di Euro. Un’ulteriore debacle per la Banca, ma anche per i dipendenti e i piccoli azionisti, con gravi ricadute sui loro piccoli patrimoni e sulle loro attività lavorative. Rimaniamo sinceramente stupiti dell’assordante silenzio di gran parte della stampa, ma soprattutto di quello dei partiti, ovvero della parte maggiormente responsabile di questo disastro.
Abbiamo più volte evidenziato la necessità di fare estrema chiarezza sulle scelte scellerate portate avanti nella vicenda MPS, sia da incapaci amministratori locali, sia da personaggi riferibili alle Istituzioni governative deputate al controllo e alla sorveglianza, azioni a nostro giudizio carenti, o del tutto mancate. Abbiamo quindi richiesto un’azione di responsabilità nei confronti di questi Enti, anche con l’obiettivo di ottenere legittimi risarcimenti.
Riteniamo intollerabile l’atteggiamento del Governo, impegnato in spot elettorali, e apparenti salvataggi di altre aziende nazionali come Thyssen, Lucchini, e ora l’ILVA (nazionalizzata con l’utilizzo di 2 miliardi di Euro, ovvero gran parte dei Monti Bond improvvidamente restituiti dalla Banca MPS), ma del tutto silente sul futuro della stessa Banca MPS, dei suoi ca. 30.000 dipendenti, delle sue 3.000 filiali.
Ma riteniamo ancora più intollerabile la totale assenza di iniziative del PD locale e del Comune di Siena, anche a fronte delle ultime vicende borsistiche, che sembrano presagire per la (ex) nostra Banca un futuro assai incerto. Al posto di documenti inutili e tardivi, o confuse dichiarazioni di ignoranza del passato, sarebbe necessaria, da parte della maggioranza, un’azione finalmente forte ed eclatante, per avere corrette informative sul bilancio di fine anno, probabilmente ancora pesantemente negativo, e sul prossimo aumento di capitale, che, alla luce dei recenti accadimenti, rischia di apparire come del tutto inutile, l’ennesima presa in giro e la definitiva mazzata, per la Fondazione MPS e per i piccoli azionisti.
Invitiamo quindi il Sindaco Valentini a non attendere passivamente eventuali ulteriori disastri, ultimo dei quali la messa in liquidazione della Siena Biotech, ma ad attivarsi nei confronti degli Organi della Fondazione MPS e del CDA di Banca MPS, ma soprattutto con il suo governo amico, per ottenere immediati ed adeguati chiarimenti su questa infinita crisi, sulla pessima azione degli amministratori e la sua opportuna sostituzione, ed ottenere garanzie per il salvataggio della Banca e dei posti di lavoro, con particolare riferimento a quelli del territorio Senese.
Tanti auguri di Buone Feste, e soprattutto di Buon 2015 a Siena, sperando sia l’anno della svolta, la fine del declino e dei furbetti, e l’inizio di una fase di vero cambiamento e di rilancio.
Associazione Pietraserena