Il candidato consigliere parla di inciucio tra i due
“La verità ti fa male…. lo so”. Caterina Caselli cantava così, nel 1966, a Sanremo. Una canzone che mi è tornata prepotentemente alla memoria in questi giorni, dopo le “alzate di scudi” dei vari Rotondo, Buscalferri, Tanzarella, Milani in difesa della ditta “Vigni & Corradi”, pizzicati “con le mani nel sacco” in fase di inciucio dal nostro segretario Alessandro Mugnaioli. Da destra a sinistra, fino al centro tutti si sono “sperticati” a ribadire la falsità delle affermazioni di Mugnaioli, senza però entrare mai nel merito delle questioni e soprattutto dei temi che riguardano il futuro della città. Nel suo intervento Mugnaioli ribadiva come i programmi di Vigni & Corradi, manchino di una visione e di risposte concrete ai problemi dei senesi. Una dichiarazione confutata dai fatti e soprattutto dalla povertà e dalla genericità dei programmi depositati da Vigni & Corradi: la prima dedica “ben” 14 pagine al futuro di Siena, il secondo è stato addirittura più sintetico limitandosi a scrivere undici pagine. Programmi “fotocopia” che condividono proposte superate e che dimostrano solo di essere stati orchestrati dalla solita “mente” che da dieci anni insegue solo il potere e le sue mire personali.
L’altro aspetto sottolineato da Mugnaioli nel dire “chi vota Vigni e Corradi vota Piccini” riguarda il ritorno delle “solite vecchie facce”, contenute nelle liste a sostegni dei due candidati e tutte accomunate dalla vicinanza con Pierluigi Piccini. Anche qui “carta canta”. Basta guardare la composizione della lista Vigni. Oltre ad Alessandro Vigni, fratello della candidata ed ex assessore di Piccini e Ezio Rotondo, anche lui ex assessore di Piccini e promotore cinque anni fa di una lista civica a sostegno dell’ex sindaco c’è anche una nutrita rappresentanza della lobby sanitaria del “passato” con Antonella Buscalferri, Maiorano e Lorenzo Garibaldi. Quest’ultimo già assessore alla Sanità del Comune di Siena, dopo cinque anni si è “improvvisamente” accorto in campagna elettorale dei problemi del Policlinico, arrivando anche a manifestare la sua contrarietà rispetto alla mobilitazione promossa dal Pd per chiedere l’attivazione della robotica. Una contrarietà che sembra dimostrare la volontà dell’assessore alla sanità di indebolire e non rafforzare il nostro Ospedale.
Infine Martelli. A cosa si deve il suo “ritorno” in politica e la sua “discesa in campo” a Siena? Sicuramente non all’amore o a un legame con la nostra città, per altro mai avuto. Sono d’accordo con Mugnaioli quando afferma che la presenza di Martelli nella nostra città è solo frutto dell’interesse di soggetti politici ed economici di carattere nazionale che aspirerebbero a far diventare Piccini presidente della Fondazione Mps. I fatti sono i fatti e gli interventi di Rotondo, Buscalferri, Tanzarella e Milani contro Mugnaioli dimostrano a tutti gli effetti, quanto sia vero l’assioma che votare Vigni&Corradi voglia dire votare Piccini, facendomi risuonare in testa quel motivetto della Caselli che potrebbero intonare i personaggi in questione e che diceva “La verità ti fa male…. Lo so””.