All'origine di questa scelta pare ci sia stato uno scontro violento con il consigliere del suo gruppo, Simone Vigni
SIENA. Nuova bomba all’interno del Pd cittadino. Le guerre intestine, le correnti e gli schieramenti hanno continuano a creare fratture, alcune delle quali insanabili. Lo scontro, questa volta, ha riguardato il consigliere comunale Pd, Simone Vigni e la capogruppo Pd, Carolina Persi. Pare che l’attrito abbia preso spunto da divergenze su questioni urbanistico-edilizie ma che sia poi sfociato in altri ambiti, al punto che la Persi si sia sentita di rassegnare le dimissioni dal suo ruolo di Capogruppo del Pd in Consiglio Comunale.
Simone Vigni, dopo l’incarico all’assemblea nazionale Pd ed anche in virtù della sua vicinanza al deputato Luigi Dallai pare proprio essere lanciato in una operazione di “guerriglia” interna su più fronti. Dopo essere stato tra gli artefici del documento che intendeva esautorare il segretario dell’Unione Comunale, Alessandro Masi, ed essere stato tra i partecipanti a qualche incontro fiorentino di “pacificazione”, andato a vuoto, lo ritroviamo nuovamente protagonista dell’ennesima frattura democratica. Evidente, ormai, come la corrente dallaiana si stia muovendo per far pesare i gli incarichi nazioni di alcuni componenti all’interno di un partito che si misura ancora su fazioni “storiche”.