Il consigliere comunale del Pd: "Un voto per cambiare l'Italia e Siena"
SIENA. La politica deve tornare ad essere una materia “popolare” e non esclusiva di una classe dirigente che ha ormai da tempo dimostrato di aver perso il contatto con la realtà e la vita sociale. Lo stile di Matteo Renzi ci ha fatto capire che i cittadini sono pronti a partecipare solo se hanno buoni motivi e stimoli per farlo e che spesso la parola partecipazione ha trovato più applicazione tra le gente che nelle stanze dei partiti.
Personalmente sento maturo il momento per una politica fatta di persone che rispettano le regole, di madri e padri di famiglia che svolgono quotidianamente una vita normale, perché non è più il tempo di delegare ad altri e soprattutto di deleghe in bianco.
Siena ha già dimostrato durante le primarie Renzi/Bersani di aver scelto un percorso di apertura e di rinnovamento vero della politica locale, forse in quel momento è mancata al mio partito, il PD, la voglia o la volontà di fare un analisi profonda del messaggio che i cittadini hanno fornito con la loro partecipazione e con la loro scelta.
Domenica 8 dicembre, con le primarie aperte a tutti, possiamo scegliere il segretario dell’unico partito che in questa delicata fase può contribuire a dare stabilità all’Italia ed anche alla nostra città. Sono convinto che votare Renzi a Siena oggi ha un significato maggiore rispetto ad un anno fà e può rappresentare un ulteriore messaggio alla classe dirigente locale che non potrà non ascoltare i cittadini che chiedono un progetto forte che superi le vecchie logiche che fino ad oggi hanno governato.
In Comune, con l’approvazione del bilancio di previsione 2013, è stato dimostrato che con le risorse drasticamente inferiori agli anni passati, si può comunque pensare ad opere che hanno una visione di prospettiva come la messa in sicurezza del complesso museale del S. M. della Scala o della Fortezza e nello stesso tempo portare a termine cantieri interrotti da tempo come il completamento della bretella di Renaccio.
Con il voto a Renzi la nostra città può aprire anche mentalmente e culturalmente i propri confini, oltre ad aiutarci a capire che nulla è più come prima e che occorre puntare sulle energie migliori che devono mettersi in gioco, soprattutto i cittadini che con il loro coraggio e voglia di sognare ad occhi aperti possono contribuire al dibattito anche fuori dai soliti schemi.
I tanti comitati attivi in città stanno contribuendo ad una politica che ritorna in mezzo alla gente, in questi giorni vedo cittadini che hanno voglia di parlare ed occuparsi di politica ed è questa la giusta direzione sulla quale il Partito Democratico deve investire per il suo futuro, adesso c’è bisogno di capire che Siena è la nostra città e che tocca a tutti noi riprenderla attraverso idee geniali e con la voglia di osare.
Domenica voterò dunque Renzi per la segreteria del mio partito, ma voterò soprattutto uno stile coraggioso e nuovo di fare politica pensando anche al futuro del paese e della mia città, ma anche al futuro del Partito Democratico che, nonostante tutto ritengo possa essere il solo partito in grado di fare scelte serie di governo con la consapevolezza che gli errori del passato si possono migliorare con la coerenza portata avanti da dentro e dimostrandosi nei fatti inclusivo ed aperto.
Gianni Porcellotti
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