"Non serve creare nuovi strumenti finanziari"
SIENA. Da Per Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Quanti ostacoli può trovare un piccolo imprenditore nel risolvere i problemi economici legati al coronavirus? Esistono tutti gli strumenti finanziari e di supporto nel futuro è necessario verificare la loro congruenza: non serve crearne altri. Serve invece una regia istituzionale in grado di mettere in piedi un coordinamento sulle banche di dare risposte nei confronti di chi ha avuto difficoltà utilizzando i canali ufficiali. Una sorta di ufficio di secondo livello per dipanare gli adempimenti amministrativi.
Intanto è già partita la corsa per le richieste di finanziamento, sulla base di quanto previsto dal decreto governativo dell’8 aprile teso a garantire l’accesso agevolato al credito agli imprenditori colpiti dalla crisi. Il modulo per la richiesta di adesione al Fondo di garanzia riservato alle imprese piccole e medie, vale a dire la platea più consistente delle attività del nostro Comune, si può scaricare on-line e inviarlo per pec alla propria banca. Ma questo è l’adempimento più semplice. La parola in seguito passa agli istituti bancari: la documentazione richiesta insieme l’analisi del finanziamento non è diversa dal passato. Per questo si presuppone che, sebbene vi siano stringenti esigenze di liquidità, i tempi del rilascio del prestito standard di 25 mila euro (la tipologia che in teoria dovrebbe beneficiare di maggiori agevolazioni burocratiche) possano rischiare di allungarsi oltre ogni aspettativa.
in questa prospettiva alcuni istituti bancari hanno istituito delle “task-force” per fronteggiare l’enorme richiesta di questi prestiti garantiti dal Fondo Pmi ma è facilmente prevedibile, in una situazione di questo genere, per il piccolo e medio imprenditore, trovare ostacoli che possano ritardare il buon fine dell’operazione. Quindi, considerata l’urgenza di intervento che richiede l’attuale situazione economica di una città strutturata da piccole realtà legate al turismo, anziché andare alla ricerca di fondi locali alternativi (che richiedono tempi lunghi di realizzazione e non avrebbero probabilmente il necessario capitale) sarebbe opportuno creare un ufficio competente locale: struttura snella, che faccia da collegamento tra l’imprenditore ed il sistema bancario, composto da tutti i soggetti interessati come la Camera di Commercio, le rappresentanze sindacali del mondo del commercio e dell’industria, Fises, Fondazione e dalle banche locali. Tale ufficio potrebbe potrebbe essere utilizzato come appoggio informativo e di accompagnamento supplementare, per risolvere alcune situazioni complesse insieme ai Caf o alla banca dell’interessato. Per altri aspetti, questa struttura snella costituirebbe il necessario sostegno politico di protezione e di sostegno della comunità senese in un’ottica di relazioni tra imprenditore e sistema bancario”.