La classe "dirigente" è rimasta sostanzialmente la stessa, fatta da persone che hanno collaborato nei vari ruoli con i vecchi, fallimentari, equilibri cittadini
SIENA. Dopo le tornate elettorali si usano fare bilanci e trarre conclusioni, spesso un po’ di facciata e quasi sempre avulse dalla realtà. Noi però siamo un Movimento civico: ci possiamo permettere analisi concrete e, dunque, arriviamo subito al punto. I casi sono due, uno più scomodo dell’altro: sembra che il governo di centrodestra a Siena non abbia convinto gli elettori, tanto da indurre una parte dei votanti a tornare alle proprie origini, ed è evidente che la maggioranza attuale al Comune di Siena conta su una decisiva quota di voti che non gli appartengono.
A ben guardare, entrambi gli scenari hanno un fattore che li unisce: la mancanza del cosiddetto “cambiamento”. Se assumiamo che sia il centrodestra – che consideriamo autentico – a gestire la città, a non cambiare è stata la continuità con le scelte politico-amministrative degli anni precedenti. Prova ne sono le nomine fatte da De Mossi, che non hanno nulla di nuovo rispetto alla gestione del potere già sperimentato a Siena. La classe “dirigente” è rimasta sostanzialmente la stessa, fatta da persone che hanno collaborato nei vari ruoli con i vecchi, fallimentari, equilibri cittadini.
Chi l’anno scorso ha votato per il centrodestra (politiche e amministrative) dovrebbe fare una considerazione su ciò che è realmente accaduto: un Pd con molti punti percentuali sopra la Lega e una Forza Italia ridotta a un misero 5,8%, pressoché sparita, senza contare il residuo di Cinquestelle che oggi si trova di fronte ad una scelta di sopravvivenza politica. Vedremo nei prossimi giorni quanto è forte la volontà di Di Maio di restare al governo con un alleato che chiederà sempre più la realizzazione del suo programma elettorale. Spunti di riflessione ce ne sono molti, per chi vuole analizzare la situazione politica che si è determinata con il voto europeo. Il Movimento Per Siena continuerà a portare avanti i propri contenuti e a svolgere un ruolo attivo di opposizione, cosa che abbiamo fatto in tutti questi mesi, pur essendo pronto a collaborare con chi lavorerà per un vero cambiamento che a Siena, comunque la si prenda, non si è ancora verificato.