
SIENA. “In attesa che il governo modifichi concretamente le norme sul pedaggio della Siena-Firenze, le parole del ministro Matteoli rassicurano a metà: non ci sono riferimenti alla stangata che graverà sulle imprese senesi, non viene indicato con chiarezza in che modo gli eventuali incassi del pedaggio serviranno per l’Autopalio e non viene considerato l’isolamento di cui la nostra città soffrirà ancora di più. Oggi serve conoscere quale sarà lo sviluppo e la messa in sicurezza della Siena-Firenze in particolare sul tratto da Poggibonsi a Firenze”. Così il presidente del consiglio provinciale di Siena, Riccardo Burresi, risponde al ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, che dopo la lettera inviatagli dallo stesso Burresi sul rischio pedaggio è intervenuto domenica scorsa annunciando di voler escludere i residenti dal balzello.
“Ringrazio il ministro per aver raccolto le segnalazioni e sollecitazioni arrivate da Siena – spiega Burresi – ma non credo che i senesi possano al momento sentirsi molto rassicurati, anche perché per ora secondo il decreto questa nuova tassa stradale parte il 1° luglio. Mentre è un segnale positivo che vengano esentati i residenti, anche se resta da capire in che forme avverrà e quanti cittadini della provincia di Siena saranno salvati, desta grande preoccupazione invece il fatto che nessun accenno sia stato riservato alle imprese. Che ne sarà delle aziende senesi che utilizzano l’Autopalio per lo spostamento delle proprie vetture? Per una piccola impresa con tre automezzi che percorrono la superstrada quotidianamente, ad esempio, la mazzata sarà di almeno 2.000 euro all’anno. E maggiori costi graveranno su tutte le realtà economiche, perché visto che Siena è raggiungibile solo via gomma, dovendo sostenere la spesa del pedaggio i fornitori aumenteranno inevitabilmente il costo dei servizi e lo faranno a carico delle imprese senesi”.
“A livello economico, inoltre – aggiunge il presidente del consiglio provinciale di Siena – il pedaggio influirà anche sul turismo. La stangata arriva proprio all’inizio della stagione estiva. Altra questione riguarda l’utilizzo dei fondi raccolti dall’eventuale pedaggio. Quali garanzie ci sono che servirà al miglioramento della Siena-Firenze invece che a pagare maggiori spese dell’Anas, magari qualche superstipendio di qualche consulente? L’Autopalio già oggi non è adeguata a quelle che dovrebbero essere le caratteristiche di una strada ad alta percorrenza così importante per tutta la parte sud della Toscana. Lasciarla così, con buche, corsie d’emergenza assenti e manto stradale dissestato è già di per sé un grave danno per il territorio. Caricarla di un pedaggio, la cui destinazione non è chiara, sarebbe la beffa oltre il danno, lo ribadisco”.
“Ringrazio il ministro per aver raccolto le segnalazioni e sollecitazioni arrivate da Siena – spiega Burresi – ma non credo che i senesi possano al momento sentirsi molto rassicurati, anche perché per ora secondo il decreto questa nuova tassa stradale parte il 1° luglio. Mentre è un segnale positivo che vengano esentati i residenti, anche se resta da capire in che forme avverrà e quanti cittadini della provincia di Siena saranno salvati, desta grande preoccupazione invece il fatto che nessun accenno sia stato riservato alle imprese. Che ne sarà delle aziende senesi che utilizzano l’Autopalio per lo spostamento delle proprie vetture? Per una piccola impresa con tre automezzi che percorrono la superstrada quotidianamente, ad esempio, la mazzata sarà di almeno 2.000 euro all’anno. E maggiori costi graveranno su tutte le realtà economiche, perché visto che Siena è raggiungibile solo via gomma, dovendo sostenere la spesa del pedaggio i fornitori aumenteranno inevitabilmente il costo dei servizi e lo faranno a carico delle imprese senesi”.
“A livello economico, inoltre – aggiunge il presidente del consiglio provinciale di Siena – il pedaggio influirà anche sul turismo. La stangata arriva proprio all’inizio della stagione estiva. Altra questione riguarda l’utilizzo dei fondi raccolti dall’eventuale pedaggio. Quali garanzie ci sono che servirà al miglioramento della Siena-Firenze invece che a pagare maggiori spese dell’Anas, magari qualche superstipendio di qualche consulente? L’Autopalio già oggi non è adeguata a quelle che dovrebbero essere le caratteristiche di una strada ad alta percorrenza così importante per tutta la parte sud della Toscana. Lasciarla così, con buche, corsie d’emergenza assenti e manto stradale dissestato è già di per sé un grave danno per il territorio. Caricarla di un pedaggio, la cui destinazione non è chiara, sarebbe la beffa oltre il danno, lo ribadisco”.