Marignani e Mugnai: "La Asl7 manda a casa le cooperative sociali del front office"
SIENA. Già ora per prenotare visite ed esami i senesi che si recano agli sportelli della Asl 7 si vedono costretti a code estenuanti. Beh, pessime notizie: se andrà in porto la decisione della Asl di non rinnovare i contratti alle due cooperative sociali che si occupano di questo servizio con 25-30 addetti, da luglio sarà peggio. Molto peggio. Come si spiega, dinanzi a uno scenario che prefigura per forza un contraccolpo sui livelli occupazionali territoriali e un peggioramento del servizio sanitario reso ai cittadini, una simile scelta da parte del nuovo direttore generale della Asl7 di Siena? A chiederlo sono i Consiglieri regionali del Pdl Stefano Mugnai (Vicepresidente della Commissione sanità) e Claudio Marignani, autori di un’interrogazione in cui chiedono spiegazioni in merito al governatore Enrico Rossi e all’assessore al diritto alla salute, invitandoli a intervenire per scongiurare il realizzarsi di una simile iniziativa.
Anche perché, osservano gli esponenti del Pdl, la situazione già adesso non è rosea: «Nella struttura Usl 7 di Piano d’Ovile – specificano nel loro documento – si verificano lunghe attese da parte delle persone per accedere ai servizi sociosanitari, e ciò con circa otto sportelli aperti sin dal primo mattino». Se alle due cooperative che si occupano del servizio di accettazione degli utenti il contratto non verrà rinnovato, ciò «comporterà la riduzione di 25/30 addetti in tutta la provincia e altri nel comune di Siena». La preoccupazione di Mugnai e Marignani è rivolta a due aspetti: quello delle «difficoltà occupazionali» cui andrebbero incontro i lavoratori, e quello della «minore qualità nei servizi ai cittadini». Anche perché la sola proposta della Asl 7 per mitigare il colpo sarebbe quella di «mantenere i servizi resi dalle cooperative alla sola libera professione, riservando 4/5 posti per la provincia di cui 1 solo per Siena». Poco, una goccia nel mare del bisogno.
E allora? Che fare se non puntare i riflettori regionali su una situazione tanto delicata? Mugnai e Marignani ci provano, chiedendo espressamente alla Regione di valutare i fatti e poi di prendere «misure verso la Usl 7 di Siena per scongiurare la perdita dei posti di lavoro e per mantenere i livelli occupazionali e il livello del servizio reso oggi ai cittadini». La giunta è chiamata a rispondere in forma scritta, così da mettere nero su bianco eventuali proposte di soluzione.
Anche perché, osservano gli esponenti del Pdl, la situazione già adesso non è rosea: «Nella struttura Usl 7 di Piano d’Ovile – specificano nel loro documento – si verificano lunghe attese da parte delle persone per accedere ai servizi sociosanitari, e ciò con circa otto sportelli aperti sin dal primo mattino». Se alle due cooperative che si occupano del servizio di accettazione degli utenti il contratto non verrà rinnovato, ciò «comporterà la riduzione di 25/30 addetti in tutta la provincia e altri nel comune di Siena». La preoccupazione di Mugnai e Marignani è rivolta a due aspetti: quello delle «difficoltà occupazionali» cui andrebbero incontro i lavoratori, e quello della «minore qualità nei servizi ai cittadini». Anche perché la sola proposta della Asl 7 per mitigare il colpo sarebbe quella di «mantenere i servizi resi dalle cooperative alla sola libera professione, riservando 4/5 posti per la provincia di cui 1 solo per Siena». Poco, una goccia nel mare del bisogno.
E allora? Che fare se non puntare i riflettori regionali su una situazione tanto delicata? Mugnai e Marignani ci provano, chiedendo espressamente alla Regione di valutare i fatti e poi di prendere «misure verso la Usl 7 di Siena per scongiurare la perdita dei posti di lavoro e per mantenere i livelli occupazionali e il livello del servizio reso oggi ai cittadini». La giunta è chiamata a rispondere in forma scritta, così da mettere nero su bianco eventuali proposte di soluzione.