L’Unione Comunale "Città di Siena" incontra il Terzo Settore
SIENA. Nei prossimi mesi il Terzo Settore sarà interessato da un’ importante Riforma sul riordino normativo, sull’incentivazione degli strumenti di sostegno per gli attori del Terzo Settore, ma tratterà anche la disciplina sull’ impresa sociale e del sevizio civile universale. Nell’occasione, l’Unione Comunale del PD cittadino ha incontrato i rappresentanti Senesi del Terzo Settore: Associazionismo, volontariato, cooperazione sociale, protagonisti di un mondo che è parte integrante del welfare senese. All’incontro erano presenti Amministratori e ex amministratori, che hanno portato proficuamente il loro punto di vista, insieme ai sindacati come voce nelle tematiche riguardanti le politiche del lavoro.
L’interrogativo sul piatto verte su come i principi di mutualità, solidarietà, partecipazione e crescita delle comunità di riferimento, punti cardine sui quali le organizzazioni del Terzo settore sono nate, si salvaguardino con un’apertura al mercato che favorisce inevitabilmente grandi dimensioni, dove i principi richiamati corrono il pericolo di perdersi dentro un gigantismo che non sempre garantisce lavoratori/ volontari, utenti, servizi e trasparenza che rischia di disperdere un capitale umano patrimonio di conoscenza solidarietà e partecipazione attiva con ricadute economiche e valoriali sul territorio di riferimento.
La salvaguardia della sfera sociale, infatti, non passa solo verso un’efficacia ed efficienza nei servizi erogati ma anche attraverso la tutela e valorizzazione di chi vi opera, che spesso proviene da realtà fragili, (la cooperazione sociale è rappresentata dal’74% di lavoratrici donne) e lavoratori svantaggiati, che attraverso la propria realtà associativa sono valorizzati per l’effettivo contributo gestionale lavorativo e sociale, con un grande senso di appartenenza alla propria organizzazione e al proprio territorio.
D’altro canto il volontariato rischia di restare orfano dei propri principi, schiacciato o dalla troppa burocrazia (vedi le realtà più piccole ma autentiche) o da una confusione di mansioni dove si confonde l’attività di volontariato con prestazione di servizi di valore accessorio, (vedi per le Amministrazioni, oppure raccolta fondi di grandi onlus con grandi capacità di comunicazione ma con scarse ricadute sul territorio)
Sia la necessità di accorpamento della gestione dei servizi sociali, in ottica di efficienza e di ottimizzazione, che i criteri di affidamento su grandi importi a base d’asta, attirano soggetti molto grandi e strutturati che, non sono espressione della nostra comunità, e quindi non hanno una diretta responsabilità sociale e di partecipazione da parte dei lavoratori alla governance, oppure nel peggiore delle casi innescano meccanismi di gestione e relazione poco chiari (le vicende di Roma ne sono un esempio). Se si vuole quindi costruire un nuovo patto sociale che, partendo da una crisi, ci consegna una grande opportunità di ripensamento del sistema welfare, dobbiamo dare risposte
moderne ai cittadini attori e fruitori. Da queste prime riflessioni l’Unione Comunale del Partito democratico lancia un appello a tutti i protagonisti del Terzo settore, affinché si possa costruire insieme un patto nuovo per il welfare nella nostra Città: la politica è pronta all’ascolto, alla condivisione e alla ricostruzione di un patto sociale nuovo, affinché non vada perduto il valore e l’eccellenza che il terzo settore rappresenta oggi a Siena e sui nostri territori.
Unione Comunale PD “Città di Siena