
SIENA. Sulle manutenzioni il piatto piange. Sia su quelle ordinarie che straordinarie effettuate dall’Amministrazione comunale nell’ultimo anno abbiamo assistito a un assoluto immobilismo, nonostante le tante promesse fatte in campagna elettorale, quando sembrava che la Giunta attuale, una volta insediata, fosse pronta a spaccare il mondo.Da come vanno le cose, e i pochi cantieri attivati, si ha come la sensazione che i tecnici siano un po’ abbandonati a loro stessi, o almeno non sempre adeguatamente accompagnati da indirizzi chiari per una sistematicità degli interventi. E’ lungo l’elenco dei lavori interrotti e/o rimandati senza motivo, perché già finanziati. La lista incomincia dalle asfaltature di varie strade della città, un complesso di opere di valore superiore al milione di euro, già finanziati col bilancio 2018, e fermi da mesi; non si capisce se per motivi burocratici (e quali?) o di “opportunità politica”, per farli apparire frutto di questa nuova amministrazione, cosa che invece non è. Poi ci sono i lavori che riguardano le scuole, che, a parte il Nido Lo Scarabocchio di Ravacciano, per il quale si prosegue la ristrutturazione avviata e progettata, sembrano scomparsi dal radar; nulla si sa della riqualificazione del Castagno (finanziata e progettata) né, soprattutto, della nuova Scuola Elementare di San Miniato, strategica per tutta la comunità.Anche gli anziani del Centro pubblico di San Marco stanno aspettando la nuova sede.Poi ci sono le aree verdi: a parte i ritardi e i disagi nel taglio, c’era un programma onesto e concreto di arricchimento delle aree “ludiche” con nuovi giochi per bambini e ragazzi: anche di questo non si vede nulla e anzi delle aree verdi non parla nessuno. Per quanto riguarda le strade, si interviene senza molto senso (spazi stretti che rendono difficile migliorare la situazione) in fondo alla strada dei Tufi e non si sa più nulla della rotatoria di Viale Europa, che avrebbe snellito il traffico nella zona congestionata dei Due Ponti. Sul Santa Maria, ormai privo di grande programmazione culturale, la Giunta ha trovato in eredità finanziamenti europei e progetti pronti e quindi si sbrighino a proseguire l’enorme lavoro già impostato di restauro e messa a norma. Si sono trovati in dote gli spazi congressuali di Palazzo Squarcialupi ed è bene che li facciano funzionare!Sul Ponte di Ravacciano la situazione invece è confusa: un ponteggio costoso e una limitazione disagevole del traffico senza che sia ancora chiaro quando e quale sarà l’ intervento reso necessario dalla caduta di frammenti di otto mesi fa. Non è stata resa nota la gravità dei danni ed il ponteggio rimane lì con un costo elevato di noleggio. C’è molta incuria nei cimiteri e la nuova illuminazione pubblica non è ancora a regime. E’ in stand by il progetto europeo per la sistemazione delle aree verdi di Ravacciano. GIi investimenti concordati con la Provincia, finanziati con la metà del l’autovelox di Malamerenda, per manutenzione di piste ciclabili e frane, sono fermi: il Comune riscuote ma non fa. Ma quanto deve durare il rodaggio della nuova Amministrazione? I cittadini cominciano a spazientirsi.
Giulia Mazzarelli e Andrea Sbardellati