SIENA. Approvato l'ordine del giorno, proposto dagli Ecologisti democratici e approvato all’unanimità nei giorni scorsi dai 358 delegati della Convenzione provinciale del Partito democratico.
“Per costruire un’alternativa vincente alla destra e per dare all’Italia un futuro – si legge nel documento – serve un Partito Democratico coraggioso e netto nei suoi Sì e nei suoi No. Sì alla green economy come risposta alla crisi economica e climatica e come motore di sviluppo, nuova occupazione, innovazione tecnologica, nel quadro degli impegni europei ‘20-20-20’ e degli accordi internazionali per il clima”.
“Vogliamo dire sì – continua il documento – alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, avviando un piano di investimento per il risparmio energetico e la sicurezza antisismica degli edifici. Diciamo sì alla tutela e alla piena valorizzazione del paesaggio e della biodiversità; alle opere utili come acquedotti, reti fognarie, depuratori ma anche a quei piccoli e medi interventi per la riqualificazione del territorio e per la manutenzione di strade, ferrovie e scuole. Il nostro Paese ha bisogno anche di una riforma fiscale che incentivi le produzioni e i comportamenti ecologici, alleggerendo il prelievo sul lavoro e imprese e scoraggiando lo spreco di materie prime e le produzioni inquinanti”.
“I nostri no – si legge nell’odg – vanno all’abusivismo edilizio e al consumo illimitato del territorio, attraverso regole chiare per la pianificazione urbanistica e orientando le trasformazioni urbanistiche ma anche alle illegalità. Diciamo infine no al nucleare: il Partito democratico contrasterà il tentativo del Governo di rilanciare il nucleare di vecchia generazione, che prefigura la militarizzazione delle aree destinate ad ospitare le centrali, ignora i poteri di enti locali e Regioni, e scarica i costi ambientali ed economici di questa scelta anacronistica e insensata sui cittadini”.
“Per far vivere nella società queste idee e queste proposte – conclude il documento – il Partito Democratico deve essere un partito nuovo, aperto, accogliente, dando voce alle energie migliori del paese: le mille economie territoriali che danno forza al made in Italy, le piccole e medie imprese che ne sono il fulcro, le eccellenze nella ricerca scientifica e nell’innovazione tecnologica, i tesori di arte, natura e di cultura del Bel Paese, il volontariato al quale milioni di cittadini regalano ogni giorno un po’ del loro tempo. Il PD può e deve porsi l’obiettivo di essere la più grande forza ecologista italiana ed europea”.
“Per costruire un’alternativa vincente alla destra e per dare all’Italia un futuro – si legge nel documento – serve un Partito Democratico coraggioso e netto nei suoi Sì e nei suoi No. Sì alla green economy come risposta alla crisi economica e climatica e come motore di sviluppo, nuova occupazione, innovazione tecnologica, nel quadro degli impegni europei ‘20-20-20’ e degli accordi internazionali per il clima”.
“Vogliamo dire sì – continua il documento – alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, avviando un piano di investimento per il risparmio energetico e la sicurezza antisismica degli edifici. Diciamo sì alla tutela e alla piena valorizzazione del paesaggio e della biodiversità; alle opere utili come acquedotti, reti fognarie, depuratori ma anche a quei piccoli e medi interventi per la riqualificazione del territorio e per la manutenzione di strade, ferrovie e scuole. Il nostro Paese ha bisogno anche di una riforma fiscale che incentivi le produzioni e i comportamenti ecologici, alleggerendo il prelievo sul lavoro e imprese e scoraggiando lo spreco di materie prime e le produzioni inquinanti”.
“I nostri no – si legge nell’odg – vanno all’abusivismo edilizio e al consumo illimitato del territorio, attraverso regole chiare per la pianificazione urbanistica e orientando le trasformazioni urbanistiche ma anche alle illegalità. Diciamo infine no al nucleare: il Partito democratico contrasterà il tentativo del Governo di rilanciare il nucleare di vecchia generazione, che prefigura la militarizzazione delle aree destinate ad ospitare le centrali, ignora i poteri di enti locali e Regioni, e scarica i costi ambientali ed economici di questa scelta anacronistica e insensata sui cittadini”.
“Per far vivere nella società queste idee e queste proposte – conclude il documento – il Partito Democratico deve essere un partito nuovo, aperto, accogliente, dando voce alle energie migliori del paese: le mille economie territoriali che danno forza al made in Italy, le piccole e medie imprese che ne sono il fulcro, le eccellenze nella ricerca scientifica e nell’innovazione tecnologica, i tesori di arte, natura e di cultura del Bel Paese, il volontariato al quale milioni di cittadini regalano ogni giorno un po’ del loro tempo. Il PD può e deve porsi l’obiettivo di essere la più grande forza ecologista italiana ed europea”.