Ceccuzzi, Valentini e D'Onofrio sono i prim candidati-sindaco
Le primarie per il sindaco e per i consiglieri comunali. “Il Pd, fin dall’inizio – si legge nella nota – ha chiesto con forza le primarie, tanto da assumersi l’ulteriore impegno di far scegliere ai senesi anche chi andrà a rappresentarli in consiglio comunale. Lo abbiamo fatto, convinti che il tempo delle scelte fatte ‘nel chiuso delle stanze’ sia finito e che i cittadini debbano avere la possibilità di decidere chi li rappresenterà sulla base del merito e del valore di ciascun candidato e non solo per appartenenza politica. Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero di persone nelle scelte di rappresentanza e di governo, anche come ulteriore garanzia di stabilità e di responsabilità”.
Ceccuzzi, Valentini e D’Onofrio. “Siamo sicuri che le primarie – dice ancora la nota – saranno, come accaduto a livello nazionale, una grande opportunità e un’ulteriore occasione per rinsaldare il rapporto con i cittadini, confrontandosi sulle idee in maniera trasparente e leale. E’ per questo che salutiamo in maniera positiva la disponibilità a candidarsi del sindaco di Monteriggioni, Bruno Valentini che si andrebbe ad affiancare a quella, già in campo, di Franco Ceccuzzi. Si tratta di due personalità di alto profilo che sapranno rendere questa campagna elettorale vivace e soprattutto densa di contenuti e povera di “chiacchiere”. Siamo inoltre convinti che queste due personalità sapranno portare avanti quella voglia di cambiamento che chiedono i cittadini, allontanando per sempre i rigurgiti di chi vorrebbe un ritorno alle logiche della politica da Prima Repubblica. Così come rivolgiamo i migliori auguri a Pasquale D’Onofrio che si è candidato per Sel e che darà un ulteriore contributo al confronto”.
Trasparenza versus ammucchiate e vecchi nomi. “La trasparenza – dice ancora il Pd – è fondamentale, in un momento nel quale c’è chi tenta di nascondere, in ogni modo, le “effigi di famiglia”, sperando di evitare il rimbalzone; c’è chi, presentandosi come “il nuovo che avanza” stringe “patti con il diavolo”, ammucchiando vecchi arnesi impresentabili della politica di destra, centro e sinistra. Ancora una volta i maestri del trasformismo e della trasversalismo sono a lavoro, cercando di nascondersi sotto liste civiche civetta, fatte sempre dai soliti vecchi nomi, per altro noti”.
Spingere sul cambiamento e prendere le distanze dalla politica da Prima Repubblica. “Il nostro auspicio – continua la nota – è che tutti i candidati abbiano il coraggio di spingere l’acceleratore sul cambiamento, unendosi attorno ad un progetto comune che punti solo all’interesse generale, superando la logica della ‘corsa alle poltrone’ e degli ‘accordi a tavolino’, stando lontani dalla discussione sulle regole che compete alle forze della coalizione che le hanno autonomamente determinate. E’ indispensabile che chi intende candidarsi come parlamentare, sindaco o consigliere comunale, in nome del Pd, prenda le distanze da chi, dopo aver avuto tanto da questo partito e dai suoi militanti, arrivando a ricoprire ruoli di prestigio, decide di girargli le spalle per timore di perdere spazi di potere, sostenendo ammucchiate trasversali.
Ci auspichiamo inoltre che chiunque aspiri a candidarsi si unisca all’appello degli iscritti al Pd e dei cittadini, che chiedono che coloro che sono stati i fautori e attori del Commissariamento del Comune, con conseguenze gravissime e innegabili per la città e per i cittadini, non possano più rappresentare il partito nelle istituzioni”.
Le primarie e le strumentalizzazioni. No al vittimismo. “Vogliamo ribadire – conclude la nota – con estrema chiarezza e trasparenza che l’11 ottobre 2012 il centrosinistra ha annunciato ufficialmente che avrebbe organizzato le primarie per scegliere il candidato a Sindaco. Lo ha fatto quindi ben oltre 2 mesi e mezzo fa. In particolare gli iscritti al Partito Democratico che volevano legittimamente candidarsi, potevano farlo sin da allora, in base allo statuto del PD (in vigore dal 22 maggio 2010), raccogliendo 46 firme dell’assemblea comunale o quelle di 412 iscritti al partito della città. Si tratta di numeri sostenibili per chiunque abbia l’aspirazione di candidarsi a rappresentare un Partito e soprattutto una città. Non accettiamo speculazioni e strumentalizzazioni sul numero di firme necessario, sui tempi e sulle regole, scelte per altro da tutta la coalizione. Chi tenta di delegittimare le primarie, lo fa solo per tentare, fino all’ultimo, di trarne un tornaconto personale, cercando in ogni modo di inasprire il confronto, dividere il partito e fare del vittimismo, che oggi è l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno. La città ha voglia di parlare delle proposte, delle idee e di cosa faremo per il futuro. Delle piccole zuffe di bottega non interessa a nessuno, ma anzi ci allontanano dalla realtà”.