I gruppi consiliari valutano i trasporti ed i servizi alla persona. "Aumentare le tariffe dei servizi per gli utenti: la soluzione più facile ma non la più rispondente allo spirito del servizio pubblico"
SIENA. Aumentare i prezzi a carico degli utenti. Questa sembra essere la risposta più semplice alle difficoltà economiche che si presentano alle aziende pubbliche, senza tuttavia valutare preliminarmente alternative quali il miglioramento della qualità del servizio offerto o la razionalizzazione dei costi.
Due sono i casi che si presentano, e meritano un’attenta riflessione.
Autolinee Toscane, gestore unico per la Toscana del trasporto pubblico, aveva già previsto contrattualmente un aumento del biglietto, tuttavia il servizio offerto nel nostro territorio è stato decisamente carente e deludente. Pullman fermi per strada, corse saltate, carenza di autisti.
Quando il servizio non rende, tagliano le corse. Ma questo modo di operare è in contrasto con la vera natura del servizio pubblico.
Dai dintorni di Siena diventa talvolta impossibile andare a lavoro affidandosi al mezzo pubblico, perché se il pullman è già stracolmo gli utenti non hanno altre possibilità se non fare affidamento sui propri mezzi. Nonostante questo, le tariffe vengono comunque aumentate. Siena è sempre stata una città con un forte utilizzo dei mezzi pubblici, ma se si continua in questa direzione, sarà difficile mantenere il primato.
E il Comune che cosa fa, quale ruolo sta svolgendo in questa situazione?
Un’altra situazione delicata riguarda l’Asp che si trova un bilancio negativo di 53.000 euro, dopo aver utilizzato 1 milione di euro di riserve. Secondo la motivazione fornita, gli accantonamenti non erano più necessari. È corretto questo comportamento? Fiscalmente può essere giustificato, ma è difficile accettare che un’azienda sociale con rilevanti implicazioni nel settore sanitario, come le farmacie, abbia subito una perdita così significativa senza che si sappia se la situazione è stata attentamente monitorata, quali correttivi sono stati apportati durante l’anno e quali sono stati i fattori che l’hanno generata. Neppure durante i periodi più bui della pandemia da Covid si era arrivati a questi risultati. L’aumento delle rette annunciato come prima soluzione ci sembra un tentativo di scaricare sui cittadini le difficoltà della tribolata gestione del Consiglio, voluto dalle stesse forze politiche della destra che continuano a governare il Comune e che ha subito variazioni in seguito a ripicche tra assessore e Presidente, con direttori che se ne sono andati.
A settembre chiederemo alla Commissione garanzia e controllo di incontrare il Presidente e il Direttore per analizzare con loro il bilancio, comprendere la situazione delle farmacie, della mensa, delle residenze sanitarie assistenziali. L’obiettivo è individuare le criticità, capire le cause che le hanno generate e definire un piano di azioni per tornare non tanto agli utili ma al pareggio di bilancio: perché un servizio come quello che l’Asp Città di Siena rende al territorio deve mirare al benessere delle persone che accoglie e assiste, non a speculare sul bisogno degli utenti e delle loro famiglie.
I gruppi consiliari PD e Progetto S.i.e.n.a.